Sospensioni del servizio di erogazione idrica

Sospensioni del servizio di erogazione idrica

Nell’Irpinia delle sorgenti, una sorta di grande acquedotto naturale, l’acqua dovrebbe essere un patrimonio comune addirittura scontato.
In fin dei conti, basta aprire un rubinetto per averne.

Ebbene, non è così.

La popolazione irpina subisce continui disagi e disservizi: emergenze continue d'estate e d'inverno, causate da una rete idrica fatiscente e obsoleta.

Siamo stanchi. Di più... siamo avviliti!

Non solo per il disservizio, ma anche e soprattutto per le modalità con le quali esso colpisce "a tradimento" la nostra quotidianità: orari annunciati e non rispettati, mancanza di un'adeguata e tempestiva comunicazione da parte dell'ACS, vero, ma anche delle autorità comunali interessate.

Noi cittadini abbiamo dovuto in alcuni casi rivoluzionare completamente le nostre abitudini di vita, sia in materia di igiene personale (lavandoci non già alla bisogna, ma in base alla disponibilità di acqua), sia per ciò che concerne le pulizie domestiche (bucato, faccende casalinghe per chi lavora tutto il giorno, lavare piatti e stoviglie...) e, aggiungiamo, con un significativo aggravio di spese che non va sottovalutato (lavare i panni in lavatrice la notte dopo le 23,00 costerebbe molto meno, ma adesso programmare i timer e risparmiare in tal modo energia elettrica è improponibile).

Chiediamo, dunque:

1. Che l'Alto Calore Servizi SpA si attivi al più presto per risolvere la questione;

2. Che l'Alto Calore Servizi SpA, una volta annunciata la sospensione, tenga fede agli orari e che non interrompa l'erogazione talvolta ORE prima, provvedendo a ripristinare il servizio ben oltre le ore 6,00 e a macchia di leopardo, per cui molti cittadini rimangono senza acqua corrente anche dopo essere usciti per recarsi al lavoro (e siamo in piena estate);

3. Che i Comuni si facciano carico delle richieste dei propri rappresentati e che facciano da portavoce in tutte le sedi competenti;

4. Che le comunicazioni siano pronte, veritiere e adeguate ai tempi (anche creare una pagina Facebook istituzionale aiuterebbe).

Nel caso in cui la situazione dovesse protrarsi oltre i tempi tecnicamente occorrenti per ripristinare il normale servizio di erogazione, annunciamo fin d'ora disobbedienza civile (non pagando le bollette dell'ACS) e tutela dei nostri diritti ed interessi in ogni modo ed in qualsiasi sede.