Fermiamo la strage di storni in Puglia

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Fermiamo la strage di storni in Puglia

Illustrissimo Sig. Governatore della Puglia

Dott. Michele Emiliano

Organi di stampa

La presente petizione mira ad ottenere l’annullamento della DGR 1587 del 03.10.2017 e della successiva modifica della stessa, DGR 1903 del 17.11.2017, con cui la Giunta regionale della Puglia ha autorizzato il prelievo venatorio in deroga della specie ornitica storno Sturnus vulgaris Linnaeus, da attuare fino al mese di gennaio 2018.

Il provvedimento dell’Ente è motivato in maniera generica e approssimativa, non sono quantificati i “gravi danni” che gli storni provocherebbero in Puglia e che costituiscono un presupposto imprescindibile per l’attuazione del prelievo in deroga della suddetta specie che, si rammenti, è una specie protetta. Il Consiglio di Stato III Sezione, proprio quest’anno, in relazione al tentato prelievo in deroga in Liguria, ha bloccato l’attuazione del provvedimento, impugnato innanzi al TAR, con decreto cautelare n. 4610, evidenziando che “l’istruttoria della Regione Liguria non evidenzia il pericolo di gravi danni all’agricoltura da giustificare il prelievo in deroga”.

Similmente fumose e inconsistenti sono le basi che giustificherebbero l’abbattimento di 8.000 storni nella nostra Regione, e segnatamente nella Piana olivetata litoranea tra le province di Bari e Brindisi, tanto più che per l’ottima annata olivicola ci risulta che la quasi totalità delle olive in quella zona sono già state raccolte e pertanto il periodo ipotizzato di prelievo (fino al 20 gennaio 2018) si allungherebbe ad un periodo in cui non sono presenti più frutti pendenti e non esisterebbe pressoché nessuna fonte di alimentazione primaria per la specie in oggetto.

Inoltre è ormai di dominio comune che gli storni, splendidi uccelli che compiono nel cielo meravigliose evoluzioni di volo in gruppi, sono specie particolarmente vulnerabile in quanto si muovono in grandissimi gruppi, e sono oggetto di gravissimi e spregevoli atti di bracconaggio, l’ultimo dei quali (oltre 200 esemplari uccisi con spari nel mucchio in pochi minuti da un solo bracconiere) avvenuto in zona di Trepuzzi (Lecce) e denunciato dai quotidiani locali il 28 novembre scorso (http://www.pressreader.com/italy/quotidiano-di-puglia-lecce/20171129/281986082873764).

Se la deroga non venisse immediatamente revocata, a queste orribili azioni illegali si aggiungerebbe, per giunta, un’attività venatoria autorizzata dall’Ente, nella totale assenza dei presupposti previsti dall’art. 19 bis della Legge 157/92 e dall’art. 9 della Diretttiva “Uccelli”.

La devastante siccità che ha colpito la Puglia nel corso di quest’anno ha inoltre ridotto notevolmente le risorse trofiche necessarie alla sopravvivenza degli storni; a tanto si aggiunga che il parassita Xylella fastidiosa ha notevolmente danneggiato le colture olivicole salentine e brindisine, contraendo ulteriormente le riserve alimentari della specie, che negli ultimi giorni sta manifestando comportamenti assolutamente inusuali (vicinanza anomala a centri abitati e a zone residenziali), probabilmente per difficoltà alimentari.

Ancor più deprecabile è l’autorizzazione al prelievo in deroga posta in essere dalla Regione se si tiene conto del fatto che al momento il controllo sul territorio pugliese è molto carente, essendo venuti meno i corpi di polizia provinciale ed il Corpo Forestale. Tale situazione di vuoto costituisce un pericolo gravissimo, e dovrebbe indurre gli Enti preposti a sospendere qualunque azione che possa ampliare il diritto dei cacciatori a imbracciare i fucili, invadere le campagne e fare strage di animali.

Nel caso degli storni, il bracconaggio incontrollato si unirebbe addirittura ad un intervento che costituisce una strage legalizzata, autorizzata sulla base di un documento approvato dalla Giunta Regionale, già oggetto di modifica in quanto riconosciuto illegittimo dal Ministero dell’Ambiente, e che meritava di essere completamente annullato.

Chiediamo, quindi, la revoca totale dell’autorizzazione al prelievo in deroga dello Sturnus vulgaris e la massima attenzione alla tutela di una specie protetta che sicuramente quest’anno è in sofferenza per le difficili condizioni ambientali. Chiediamo che la Regione intervenga per risolvere al più presto il problema del controllo dell’attività venatoria, garantendo la protezione della fauna selvatica di cui essa è custode ma che, non si dimentichi, è patrimonio indisponibile dello Stato, ovvero di tutti i cittadini e delle generazioni future. Chiediamo altresì di garantire sopra ogni altra cosa la sicurezza per tutti i cittadini che desiderano godere degli ambienti naturali e la gioia di osservare pacificamente gli animali selvatici in piena libertà, cittadini che invece sono esposti al rischio di una presenza ingiustificata e sovente molesta di individui armati che adottano frequentemente comportamenti imprudenti a danno di proprietà private, abitazioni e specie protette (vedansi i numerosi esemplari di rapaci ed altre specie ospitati presso i centri faunistici regionali).

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Fermiamo la strage di storni in Puglia 29/11/2017 | firmiamo.it

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