Dividiamo in due la linea 9 di ATAF

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Dividiamo in due la linea 9 di ATAF

Al Presidente del Consiglio Comunale di Firenze

Eugenio Giani

Al Sindaco del comune di Firenze

Matteo Renzi

Alla commissione consiliare Ambiente, Vivibilità urbana e Mobilità

Al consiglio di amministrazione di ATAF

All'osservatorio trasporti della provincia di Firenze

La linea 9 di ATAF, caratterizzata da un percorso tortuoso, presenta numerose criticità, fra cui fermate mancanti e incroci pericolosi, che la rendono nei fatti inefficiente a discapito dei fruitori del servizio di trasporto pubblico locale.

Si chiede quindi di spezzare la linea in due distinte le cui piante si allegano in fondo alla presente. Se ne riporta inoltre di seguito una breve descrizione.

Linea denominata "9A": si ripristini il cappio Chiusi-Canova-Argingrosso, ricalcando poi il percorso attuale da Argingrosso a Piazza P. Batoni a via Massa (linea 9A).

Linea denominata "9B": si istituisca il capolinea nella piazzetta di via L. Signorelli dove prima vi era il capolinea dell'1 (proposta variante 1) oppure si crei un cappio Martini-Canova-Signorelli in modo da facilitare l'interscambio con tutte le altre linee con conseguente allargamento del bacino di utenza, lasciando invece invariato in entrambi i casi il percorso Martini-Foggini-Martini fino a via L. Signorelli (proposta variante 2).

La soluzione proposta recherebbe non solo vantaggi per i fruitori del sistema ma anche per l'azienda di trasporto pubblico. Si segnalano in particolare i seguenti 10 benefici:

1) cancellazione di un tratto di quasi 1 km senza fermate (proposta variante 1) e possibile sostituzione di questo con un nuovo tratto di pari lunghezza con due nuove fermate (proposta variante 2, fermate 17 e 18 della linea 9B);

2) riduzione dei tempi totali di viaggio dei mezzi ATAF, con conseguente possibilità di aumento delle corse;

3) risoluzione dell'insanabile problema della mancanza di fermate lungo via dell'Argingrosso (presenti da sempre solo su un lato);

4) spostamento della fermata di via Gubbio a metà altezza di via Chiusi (proposta variante 1 e 2, fermata 11 della linea 9A), in prossimità del secondo accesso del nuovo centro polivalente di quartiere, con sensibile diminuzione dei tempi per raggiungere la BiblioteCanova e la ASL dalla zona dei Bassi e dell'Isolotto;

5) aumento della regolarità del servizio: se per esempio vi è un blocco del traffico nella zona di piazza P. Batoni o sui tratti terminali di via A. Canova (all'ordine del giorno) questo non si ripercuote sull'altro ramo del sistema di trasporto e dà sempre la certezza di avere un mezzo alternativo, aumentando di fatto la fiducia nel trasporto pubblico ovvero garantendo una certa ridondanza di linee nei punti nevralgici con chilometraggio e costi complessivi pressoché invariati rispetto alla situazione attuale;

6) ripristino del cordolo di protezione della pista ciclabile in via Gubbio dove capita non di rado di imbattersi in veicoli impropriamente parcheggiati;

7) cancellazione del semaforo in via Gubbio, istituito per facilitare la svolta dell'attuale linea 9, e non per rallentare i veicoli su via dell'Argingrosso poiché per ottenere lo stesso effetto si possono adottare altre soluzioni più efficaci (fra cui strisce pedonali rialzate e la progettazione di una rotatoria); si noti che da quando è stato istituito questo semaforo le macchine provenienti dal centro e che percorrono via dell'Argingrosso per poi svoltare in via Gubbio attualmente nelle ore di punta sono indotte ad affrontare il tragitto alternativo Ciseri-Modigliani-Massa, che invece dovrebbe essere gravato solo del traffico locale e giammai di attraversamento del quartiere in uscita città; si noti ancora che i mezzi provenienti da via Chiusi e interessati ad andare su via dell'Argingrosso verso l'Isolotto sono indotti ad utilizzare via dei Bassi (strada molto stretta) al posto di via Gubbio, sempre a causa della presenza del semaforo; si ricorda, inoltre, che da sempre nei pressi dell'incrocio Gubbio-Argingrosso i veicoli tendono a rallentare a causa della presenza dei flussi veicolari che provenendo dall'Isolotto svoltano in via Gubbio e, quindi, l'istituzione del semaforo appare inutile e, oltretutto, dannosa visto l'aumento di code e, quindi, di smog;

8) cancellazione della svolta pericolosa della linea 9 da via L. Signorelli su via A. Canova, incrocio che notoriamente è molto critico;

9) eliminazione dell'attraversamento dei bus sull'incrocio stop+semaforo fra viuzzo dei Sarti e via A. Canova che in caso di traffico sostenuto non solo rappresenta una perdita di tempo ingiustificabile per il sistema di trasporto pubblico ma anche un pericolo per tutti data la forma dell'incrocio stesso; appare quindi quanto mai opportuno limitare il numero di mezzi pesanti che attraversano questo incrocio;

10) semplificazione e razionalizzazione complessiva dei percorsi degli autobus con svolte agli incroci perlopiù sulla destra e riduzione del rischio di incidentalità e dello stress per i guidatori e conseguente aumento della sicurezza.

Il sistema proposto prevede la contemporanea presenza di almeno un mezzo su ciascuna linea (per un totale di due mezzi nelle ore di bassa affluenza). Si ricorda, inoltre, che sulla linea attuale per la maggior parte del tempo circolano 4 mezzi, mentre negli orari di bassissima affluenza 2 soltanto e, quindi, la divisione della linea in due indipendenti risulta a tutti gli effetti fattibile senza particolari aggravi economici per l'azienda ATAF o riduzione delle corse per gli utenti portando, invece, numerosi benefici all'intera collettività.

L'esistenza di una linea unica anziché due separate per permettere alle persone dall'Isolotto di andare nella zona della Federiga e viceversa utilizzando la linea 9 appare come una spiegazione priva di fondamento logico (basta prendere una cartina di Firenze per rendersene conto); infine i servizi per le scuole continuerebbero ad essere garantiti con le due linee ipotizzate che funzionerebbero in sinergia con tutte le altre principali (5, 77 e 78).

Un monitoraggio sulle destinazioni dei passeggeri non potrà che confermare quanto appena affermato suggerendo quindi ad un amministratore accorto la revisione immediata della linea 9.

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