Reintegro dell’ostetrica G.M. al proprio posto di lavoro

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Reintegro dell’ostetrica G.M. al proprio posto di lavoro

Al Ministro degli interni M. Salvini

Al Ministro del lavoro L. Di Maio

Al Ministro della salute G. Grillo

Al Presidente della regione marche e Assessore della salute L. Ceriscioli

Al Direttore generale ASUR Regione Marche Dr A. Marini

Al Direttore Generale Area Vasta 3 Regione Marche Dr A. Maccioni

Noi ostetriche appartenenti agli ordini professionali d’Italia.

Vogliamo esprimere la nostra profonda indignazione e contestazione per il licenziamento in tronco dell’ostetrica G. M.

La nostra collega ha trascorso l’intera vita professionale e privata a battersi contro la violenza sulla nascita e il rispetto delle donne e dei bambini.

L’Ostetrica in questione, con il suo lavoro, la sua competenza e la sua professionalità ha contribuito a:

Partecipare alla produzione e attivazione della normativa regionale sui diritti della partoriente e del neonato e del parto extraospedaliero. Organizzare il primo punto nascita della regione Marche ad offrire l’assistenza alle donne per il parto in acqua e stanza familiare. Collaborare nell’accreditamento della struttura ad ospedale amico del bambino OMS/UNICEF dove ha lavorato per oltre 35 anni. Progettare la conversione del centro nascita di Sant’Elpidio a mare in casa parto, progetto del 2000 naufragato per volontà politica poiché considerato dagli amministratori politici di quel tempo troppo all’avanguardia. Formare giovani colleghe a evitare la medicalizzazione del parto e a far rimanere la donna nella fisiologia attraverso la vera “arte ostetrica”, fatta di sostegno e rispetto e non di interventi impropri. Aiutare migliaia di mamme e papà nell’accoglienza del nuovo nato, li ha sostenuti e fortificato a vivere la maternità nel modo più naturale possibile. Ridurre le depressioni dopo parto accompagnando la nuova famiglia ad un percorso genitoriale sereno e valevole, atto a ridurre il disagio minorile. Erogare un’assistenza di qualità e di eccellenza, durante la sua turnazione nel centro nascita è stata registrata una concreta riduzione di episiotomie e taglio cesareo. Promuovere l’allattamento al seno, è consulente IBCLC (International Board Certified Lactation Consultant), formatrice e tutor OMS/UNICEF per l’allattamento materno. Assistere le coppie che scelgono di partorire a casa, è tra le prime colleghe d’Italia che ha garantito un’assistenza di qualità alle nuove famiglie nel proprio domicilio. Sostenere un’assistenza sulla base delle evidenze scientifiche comprovate e non sulle opinioni di parte.

Inoltre a sostegno della sua comprovata professionalità di eccellenza il suo curriculum risulta immacolato dal punto di vista medico legale, nessuna macchia di incompetenza o mediocrità. La collega ha mantenuto sempre un profilo etico e deontologico di altissimo livello, com’anche irreprensibile è stata la sua vita privata.

M.G. racchiude indiscutibilmente quello che ogni ostetrica e professionista che si occupa di salute deve essere.

Incredibile è stata la rapidità con la quale la ASUR Area Vasta 3 ha liquidato una professionista che per quasi 35 anni ha dedicato energie, risorse competenze alla propria azienda e alla mission aziendale. Questo riconferma quanto in questo paese conta poco la meritocrazia e un curriculum pieno di azioni e non di parole (cit. G. Falcone).

Riteniamo ingiusto che una professionista possa essere licenziata sulla base di un solo evento di discutibile fondatezza, senza che l’azienda abbia in alcun modo preso in esame le sue richieste e affermazioni e senza aver discusso con lei in merito a possibili soluzioni alternative.

Difatti non c’è stato da parte di M.G. un rifiuto verso la vaccinazione: la sua opposizione era verso la somministrazione del vaccino MPR in quanto non era necessaria alla luce della sua accertata immunità verso il morbillo e la rosolia. La nostra collega si è limitata a chiedere di potersi vaccinare solo contro la parotite con un monovaccino.

Per tutte le motivazioni di cui sopra chiediamo a gran voce il reintegro immediato dell’ostetrica G.M. al proprio posto di lavoro.

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