PER i fumatori, contro il tabagismo

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PER i fumatori, contro il tabagismo

APPELLO alle Istituzioni e ai politici PER i fumatori, contro il tabagismo al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi al Presidente del Senato Renato Schifani al Presidente della Camera Gianfranco Fini al Ministro del Welfare Maurizio Sacconi ai Presidenti delle Regioni italiane al Popolo della Liberta' al Partito Democratico alla Lega Nord a Italia dei valori alla stampa OGNI GIORNO 241 ITALIANI MUOIONO A CAUSA DELLE SIGARETTE. Nessuna forza politica si interessa della vita dei 12 milioni di fumatori italiani, e la recente nascita di servizi di trattamento e' dovuta solo alle proteste dei non-fumatori e non al considerare i tabagisti come persone e bisognose di cure. Le strade da percorrere sono indicate da studi scientifici dalla validita' assoluta: l'Istituto Superiore di Sanita' le presenta da ogni anno durante la 'Giornata mondiale senza fumo' ma la politica e addirittura le istituzioni non le considerano affatto. Tre mesi fa l'Organizzazione Mondiale della Sanita' con il 'Rapporto sull'epidemia globale da tabacco' ha ribadito al mondo intero il rischio di morte per milioni di fumatori, presentando del tabagismo il bilancio consuntivo del XX secolo (100 milioni di morti) e quello preventivo per il XXI secolo (1 miliardo di morti): nessun fenomeno al mondo ha mai raggiunto e raggiunge questo ordine di grandezza, ma anche questo invito a dare attenzione alla prima causa di morte a' stato ignorato e censurato. Lo si evince non solo dall'osservazione dei media, ma dagli ultimi programmi dei partiti dove il tabagismo, che riguarda ben 12 milioni di italiani, non e' nemmeno citato. Queste tragiche previsioni di sangue - dai dati LILT nel 2008 si prevedono in Italia 85.000 morti - sono cadute nel vuoto assoluto, lasciando privi di qualunque attenzione i fumatori in quanto tali. Anche la recente positiva ratifica italiana della Convenzione quadro per il controllo del tabagismo - che potrebbe salvare migliaia fumatori - e' avvenuta quasi per formale dovere d'ufficio. L'effetto di questo palese disinteresse e' che i fumatori restano privi di 'cittadinanza', si ammalano e muoiono, e altri potrebbero morire se non riusciranno a smettere in tempo. Il cittadino - al limite - puo' essere giustificato se non percepisce adeguatamente il fenomeno del tabagismo, ma le Istituzioni e i politici no; costoro devono attenersi ai fatti, e il tabagismo e' un fatto, e' la prima causa di morte per gli italiani, e' un fenomeno che ogni giorno uccide 233 fumatori e 8 non-fumatori italiani. ALLORA AFFRONTI il tabagismo non come ora, ma con energie adeguate cioe' proporzionali al numero dei fumatori, delle malattie, dei costi e dei morti che causa. Tuteli i fumatori e prenda una chiara posizione, ammesso che quella del disinteresse - che di fatto il tabagismo lo favorisce - non lo sia gia'. Un fumatore oltre a vivere peggio e meno, costa alla collettivita' migliaia di euro l'anno: un provvedimento concreto che Le proponiamo e' il rendere completamente gratuita la terapia (visite, farmaci, terapia di gruppo, eccetera). Le chiediamo di adottare rapidamente le indicazioni della scienza, e di valorizzare in modo perentorio le iniziative e i soggetti che operano per la salute e la vita dei fumatori. Distinti saluti. 30 Maggio 2008, Giornata mondiale senza fumo

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