Petizione creata da:
Mauro Mastronardi e diretta a Scopri di più
Firme 0
Obiettivo 20000
In base DPR 14 febbraio 2016, n. 19 e mediante la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del “Regolamento recante disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento”, si sono aggiunte 11 nuove classi di concorso, tra cui la classe A65 “Teoria e tecnica della comunicazione”.
CONSIDERATO CHE
risultano delle incongruenze nella Tabella A del suddetto Regolamento per cui:
1.i titolari di tale classe di concorso A65, contrariamente a quanto indicato nel nome stesso della classe di insegnamento "Teoria e tecnica della comunicazione", possono insegnare esclusivamente la materia “Teoria della comunicazione”, E NON la materia "Tecniche della comunicazione". In tal modo si limita l’insegnamento alla sola "Teoria della comunicazione" presso gli Istituti tecnici, settore tecnologico, indirizzo grafica e comunicazione (secondo biennio), mentre la materia “Tecniche della comunicazione”, presente negli Istituti professionali settore Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, articolazione ‘Accoglienza turistica’ (secondo anno del secondo biennio e quinto anno) e negli Istituti professionali settore Servizi commerciali (secondo biennio e quinto anno) risulta assegnata ai docenti titolari della classe di concorso A18;
2.i posti in organico risultano essere di conseguenza già pochissimi per ogni Provincia e in aggiunta a questo, secondo quanto contenuto nella Tabella A “Note” la lettera a) recita: “Ha titolo di accesso in opzione il titolare della classe di concorso A18; l’opzione è esercitata con precedenza da coloro che abbiano prestato servizio in utilizzazione nel periodo dal 1 settembre 2010 alla data del presente provvedimento per almeno un intero anno scolastico”. Ciò al momento impedisce in moltissimi casi ai titolari della classe di concorso A65 di avere accesso in organico anche per l'unica materia nell'unico ordine di scuola in cui di fatto potrebbero insegnare. Anche qualora ciò accadesse;
3.la VII Commissione al Senato ha già dato parere favorevole alla riforma delle classi di concorso (Resoconto sommario n. 235 del 25/11/2015, Parere approvato dalla Commissione sull'atto del Governo n. 220) con la seguente condizione specificata al punto i), 6: «sia rimodulata la tabella 'indirizzi di Studi' per la classe di concorso A 65 (teoria e tecnica della comunicazione) inserendo i seguenti indirizzi:
a) Istituto Professionale-Indirizzo Servizi Commerciali Tecniche di comunicazione 2° biennio e 5° anno
b) Istituto professionale – Indirizzo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitabilità Alberghiera-Articolazione –Accoglienza Turistica-Tecniche di comunicazione 2° biennio e 5° anno»;
4.la Commissione Cultura nella seduta del 13 dicembre 2017 così rispondeva all’Interrogazione parlamentare n. 5-12354 dell’On.le Pannarale: «al momento di procedere a detto aggiornamento si potrà prendere in considerazione l’ipotesi di estendere alla classe A-65 l’insegnamento di “tecniche di comunicazione” negli istituti professionali, settore “servizi commerciali”»
5.l’accesso alla classe di concorso A18 è oggi inspiegabilmente riservato (previa integrazione di cfu) soltanto ai laureati in Scienze della Comunicazione (vecchio ordinamento), ai laureati in LS 67-Scienze della comunicazione sociale e istituzionale (laurea specialistica), in LS 59- Pubblicità e Comunicazione d’Impresa (laurea specialistica) e in LM 59-Scienze della comunicazione pubblica, d'impresa e pubblicità (laurea magistrale), ma è negato senza giustificazione logica ad altre classi di laurea dell’area “Scienze della Comunicazione” (nello specifico: LS-101 Teoria della comunicazione; LM-92 Teorie della comunicazione; LS-13 Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo; LM-19 Informazione e sistemi editoriali; LS-100 Tecniche e metodi per la società dell'informazione; LM-91 Tecniche e metodi per la società dell'informazione), nonostante tali classi di laurea siano riconosciute come titoli equipollenti alla laurea vecchio ordinamento in Scienze della Comunicazione ai sensi del Decreto Interministeriale 9 luglio 2009.
CHIEDIAMO
1.che siano apportate le dovute modifiche al DPR n. 19 del 2016 Tabella A come già approvato dalla VII Commissione Senato (resoconto sommario n. 235 del 25/11/2015) al fine di includere nelle competenze della classe A65 anche l'insegnamento della materia "Tecniche della comunicazione" negli Istituti professionali indirizzo "Ospitalità alberghiera - accoglienza turistica" e "Servizi commerciali" in quanto pienamente dovuto sia per l'evidenza del nome della classe A65, sia perché i contenuti di tale materia sono perfettamente e ampiamente corrispondenti alle qualifiche richieste per accedere alla classe di concorso A65;
2.che sia eliminato l’accesso in opzione della classe A18 al fine di superare le disparità di trattamento determinate dalla attuale normative;
3.in attesa delle suddette modifiche, che intanto sia emanata con ASSOLUTA URGENZA una nota ministeriale che indichi ai dirigenti scolastici una interpretazione più corretta ed univoca dell’opzione a) alla Tabella D del DPR n. 19 del 2016 al fine di garantire pari dignità professionale ai titolari della classe di concorso A65, dando loro priorità rispetto alla classe A18 che dovrebbe essere convocata solo in seconda opzione a copertura di posti rimasti scoperti;
4.che sia dato a TUTTI i laureati in Scienze della Comunicazione (provenienti da tutte le classi di laurea specialistica e magistrale equipollenti alla laurea vecchio ordinamento in Scienze della Comunicazione) l'accesso ad altre classi di concorso (pur con integrazione di CFU), come per esempio la A18, affinché le loro possibilità di insegnamento non siano limitate a pochissime scuole per Provincia. (A titolo di esempio: i laureati del DAMS hanno accesso a molte classi di insegnamento fra cui: A-07 (ex A003 D603 D604 D610): Discipline Audiovisive - A-12 (ex A043 A050 A051 A052): Discipline letterarie negli istituti di istruzione secondaria di II grado - A-22 (ex A043): Italiano, storia, geografia, nella scuola secondaria di I grado – con piani di studi non dissimili dai laureati in Comunicazione per quanto riguarda I CFU nelle materie correlate a questi ambiti).
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