Titoliamo il cavalcavia a Gao, artista

Titoliamo il cavalcavia a Gao, artista

“Questa città ha dimenticato che tutto si gioca sull'amore, è una città morta”.(Padre Ettore)

“Io ho conosciuto Gaia, così mi piace chiamarla, e l’ho vista anche morta,…. da lontano, a bordo della mia macchina aziendale, ieri mattina a san raineri, giaceva lontano dalla strada sotto le mura della Cittadella, ma non potevo pensare fosse lei, era coperta da un vecchio straccio, forse una coperta…c’era molta polizia, ed un’ambulanza…mi sono fermato ho guardato ed ho proseguito…ho pensato che si trattasse di un omicidio o di un incidente…poi oggi ho saputo la notizia".

Un breve lembo di asfalto, a Messina, divide due mondi: Gli "apericena" dagli invisibili.Un popolo di donne e di uomini che non ha mai perso la propria dignità, persone oneste, alcuni artisti che vivono fra gli anfratti di una antica fortificazione, entro la quale non è facile superare gli stenti e le difficoltà che il luogo impone.

Qui GAO, un'artista di origini brasiliane troverà la morte nella notte del capodanno 2012. L'hanno trovata riversa su una pozzanghera, mentre tentava di chiedere aiuto a quelli del mondo opposto.

Forse le sarebbe bastata una coperta in più, come testimonia lo sguarnito materasso che le era in uso, come testimoniò il suo fedele cane che, al fianco di quel materasso rimase per giorni.

Titolare quella strada a GAO significa riconoscere la presenza di queste persone, i loro bisogni, le loro esigenze. Titolare questa strada a GAO, artista, è un atto dovuto verso chi ha lasciato per noi tutti i suoi fiori di carta, segno di un amore che andava oltre ogni confine sociale