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Save Giglio e diretta a Scopri di più
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AGGIORNAMENTO!
Vittoria: i mufloni sono salvi!
Cari firmatari, i mufloni non saranno abbattuti e verranno tutti salvati! Grazie per il vostro supporto e la vostra firma.
Descrizione della Petizione
DESTINATARI
Commissione Europea (Programma life+), Parlamento Europeo, Ministero per l'Ambiente
INTRODUZIONE
Chiediamo che venga subito bloccato il Progetto “Life LETSGO GIGLIO Less alien species in the Tuscan Archipelago: new actions to protect Giglio island habitats” ideato dall’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano che prevede la eradicazione e l’uccisione di tutti i Mufloni dell’Isola del Giglio. L’Ente Parco, avendo definito il Muflone come “specie aliena invasiva” ha cominciato il processo di sterminio di tutti i Mufloni. Hanno previsto l’uso anche di lacci. Il massacro del Muflone non è accettabile.
LA STORIA DEL MUFLONE AL GIGLIO
Per l’Isola del Giglio il Muflone ha grande valenza naturalistica, storica e paesaggistica. Il Muflone fu introdotto all’Isola del Giglio, nella Riserva del Franco, attorno all’anno 1955, oltre 40 generazioni (da Muflone) fa, grazie ad un eccezionale Progetto ideato e realizzato dai Professori Alessandro Ghigi (padre di numerosi Parchi Nazionali Italiani), Augusto Toschi, Renzo Videssot ed il Professor Ugo Baldacci che salvò il Muflone dall’estinzione e consentì il ripopolamento di Riserve e Parchi in tutta Italia, dove ancora oggi questo meraviglioso mammifero vive. Va rilevato inoltre che il Muflone del Giglio da quando fu immesso su quest’isola è rimasto geneticamente puro dato che qui non sono presenti greggi di pecore che invece abbondano in Sardegna, Corsica e Cipro, dove sono presenti il maggior numero di capi di Muflone nel Mediterraneo.
DA ONORARE, NON DA STERMINARE
L'importanza del progetto di salvataggio del Muflone dall’estinzione che è stato realizzato al Giglio, è simboleggiata dalla statua di un Muflone posta sulla sommità della tenuta del Franco, dove fu appunto fatta la riserva dei Mufloni. Un monumento, posto in cima al promontorio più boscoso del Giglio, per tramandare nei secoli avvenire che in quel luogo era stata salvata e messa al sicuro una delle sue creature più arcaiche e belle. Il Muflone fa parte a tutti gli effetti della Storia del Giglio, una storia da custodire e raccontare con rinnovato orgoglio, non da cancellare come vuole fare l'Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano con l’appoggio dell’Amministrazione Comunale. I pochi danni fatti in 66 anni alle colture, tra l’altro in vigneti per lo più privi di alcuna recinzione e i danni che l’Ente Parco annovera relativamente alle leccete, sono di così scarsa rilevanza che non possono in alcun modo giustificare il provvedimento irreversibile che vogliono attuare, cioè la eradicazione tramite il loro sterminio.
FERMARE IL MASSACRO & TROVARE UN'ALTRA SOLUZIONE
Chiediamo quindi che venga subito fermato tale progetto e che venga trovata un’altra soluzione che consenta la sopravvivenza al Giglio del Muflone, tanto più che attualmente si stimano ancora presenti sull’Isola del Giglio soltanto 25-40 esemplari, a testimonianza che si è creato un equilibrio che mantiene un numero basso di capi, così basso che non è assolutamente accettabile la eradicazione proposta dall’Ente Parco. In alternativa, se gli organi competenti ritenessero necessario rimuovere i Mufloni dall’Isola del Giglio, potrebbero essere prelevati senza recare loro alcun danno e sofferenza e trasportati in altra riserva, ma assolutamente non sterminati come è previsto dal macabro progetto ideato dall’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
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