SCIOGLIMENTO DEL C.T.S., DIVULGAZIONE DATI SCIENTIFICI E DIFFIDA TAMPONI E TEST SIEROPREVALENZA

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SCIOGLIMENTO DEL C.T.S., DIVULGAZIONE DATI SCIENTIFICI E DIFFIDA TAMPONI E TEST SIEROPREVALENZA

IL C.I.A.T.D.M., non avendo avuto risposta alle reiterate richieste di chiarimenti su utilità e innocuità dell'imposizione di mascherina in età pediatrica, a fronte delle evidenti criticità della gestione dell'emergenza sanitaria, rilevato che a tutt'oggi le Istituzioni mantengono un inspiegabile silenzio sui fondamenti tecnico-scientifici delle misure di contenimento del contagio, pur incidendo le stesse pesantemente su diritti e libertà fondamentali, sulla base di un accurato approfondimento delle fonti, chiede l'immediato scioglimento del Comitato Tecnico Scientifico e diffida Istituzioni e Autorità Scolastiche dall'imporre tamponi e testi di sieroprevalenza al personale docente e agli studenti, a fronte delle insufficienti garanzie in tema di privacy e della probabile inaffidabilità di tali strumenti diagnostici. Pordenone, 29 luglio 2020 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Giuseppe Conte MINISTRO DELLA SANITÀ Roberto Speranza MINISTRO DELL'ISTRUZIONE Lucia Azzolina p.c. UFFICI SCOLASTICI REGIONALI COMITATO TECNICO SCIENTIFICO – DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE FNOMCeO PRESIDENTE DEL SENATO MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI PRESIDENTE DELLA CAMERA ROBERTO FICO ILLUSTRI SENATORI E DEPUTATI OGGETTO: COMUNICAZIONE E DIFFIDA Recenti accadimenti rendono indispensabile quanto indifferibile l'inoltro della presente diffida. Ci riferiamo, nello specifico: - all'indagine aperta dalla Procura di Milano nei confronti dell'OMS per epidemia colposa, che solleva pesanti ombre sulla correttezza dell'operato dell'ente e, di conseguenza, sull’operato del Governo italiano (1); - alla totale inerzia del Governo per un mese intero dopo la dichiarazione dello stato di emergenza (delibera del Consiglio dei Ministri 31/01/2020), la quale invece avrebbe dovuto essere funzionale all'adozione di misure urgenti per il contenimento dell'imminente contagio; - al reiterato invito del Ministero della Sanità, diramato a mezzo circolare, di non procedere all’esecuzione delle autopsie e dei riscontri diagnostici. In tal modo, in relazione ai riscontri diagnostici, si è scaricata sulle autorità sanitarie la responsabilità di un eventuale contagio e, in ogni caso, si è preclusa di fatto la possibilità di individuare celermente i reali meccanismi fisiopatologici della morte da Covid – 19 (2). - all'adozione di indicazioni terapeutiche contrarie alle buone prassi consolidate e alle conoscenze mediche già disponibili, le quali sono state invece non soltanto neglette, ma addirittura osteggiate dall’apparato istituzionale: la questione è tutt'ora al vaglio della Magistratura a seguito di alcune iniziative giudiziarie intraprese da medici e da associazioni portatrici di interesse (3); - al totale silenzio delle istituzioni competenti sui metodi utili, in base a conoscenze scientifiche acclarate, a proteggere la popolazione più fragile durante il lungo periodo di quarantena; in particolare, è stata taciuta l’opportunità di assumere un supporto nutrizionale volto ad aumentare i livelli della vitamina D, oltreché di adottare un regime di vita adeguato e regolare sotto il profilo alimentare, dell’attività fisica, della respirazione all’aria aperta, del rispetto di ritmi biologici nelle condizioni di vita forzosamente mutate (8); - alle misure coercitive imposte al fine di contenere il contagio e in parte tuttora in vigore: più volte dichiarate “indispensabili e prive di rischi collaterali” mentre, secondo le risultanze di numerosi e accreditati studi scientifici, esse si sono in realtà rivelate non soltanto inutili, ma anche potenzialmente dannose per la salute fisica e psicologica di chi le subisce (4); - allo stato di assoluta incertezza sulle modalità di riapertura delle scuole a settembre: tuttora si ipotizza di imporre agli scolari misure coercitive come mascherine e distanziamento, nonostante i potenziali danni psico-fisici ad esse collegati e nonostante l’evidente sensibile decremento dei contagi; - alla annunciata imposizione al personale scolastico docente e non docente, e a campione agli scolari, di tamponi e test sierologici, pur in mancanza, allo stato, di alcuna certezza sia sull’attendibilità degli stessi, sia sull’effettiva incidenza del risultato in ordine alla reale contagiosità del soggetto (5, 7); - alla volontà di sostituire in via permanente l’arredo scolastico con l’acquisto di tre milioni di mono-banchi a rotelle i quali, per la loro conformazione, mentre da un lato paradossalmente potrebbero non assicurare il distanziamento allo stato prescritto, dall’altro, a causa della esiguità del piano di appoggio, rendono di fatto impossibile l’utilizzo di libri, quaderni e dizionari: il pretesto del distanziamento, in tal modo, diventa funzionale all’introduzione surrettizia di una nuova didattica esclusivamente digitale, cioè attraverso tablet. Quel tipo di banco, inoltre, anche ad emergenza finita, determinerà di fatto la definitiva configurazione delle classi come insiemi di alunni separati, che mai più potranno tornare ad aggregarsi e ad avere, molto semplicemente, un compagno di banco. - alla avvenuta autorizzazione, legata ai test sierologici, di procedere alla raccolta e alla comunicazione di dati sensibili, anche genetici, al di fuori di qualunque necessità e correlazione con lo scopo dell'indagine, oltreché senza previsione di quelle misure tecniche e organizzative appropriate e specifiche la cui adozione è espressamente richiesta sia dal Codice in materia di protezione dei dati personali [v. art. 2-sexsies d. lgs. 196/2003], sia dal Regolamento europeo 2016/67 [v. art. 9, paragrafo 2, lett. g) e art. 89, paragrafo 1] quale condizione imprescindibile affinché sia assicurata la tutela dei diritti fondamentali e delle libertà degli interessati: tanto si evince dalla contraddittorietà del dettato normativo - in particolare, in relazione alle garanzie relative all’anonimato dei dati così raccolti - e dalla lacunosità dello stesso (6); - alla confusione artatamente generata dai mezzi di informazione, confortati in ciò dal colpevole silenzio delle istituzioni sanitarie e delle Federazioni dei medici, sul significato dei termini “contagiosità” e “asintomaticità”: confusione vieppiù grave in quanto dallo strumentale utilizzo di tali equivoche categorie si fanno dipendere provvedimenti idonei ad incidere sulla libertà personale, al di fuori e in violazione di ogni garanzia costituzionale (7); Tutto ciò premesso, e considerata l’autorità che le istituzioni politiche e amministrative hanno di fatto attribuito e continuano ad attribuire al Comitato Tecnico Scientifico, dai cui pareri si fa dipendere il contenuto di provvedimenti coercitivi che ricadono sull'intera popolazione italiana, il C.I.A.T.D.M. con la presente CHIEDE al Presidente del Consiglio pro tempore l'immediato scioglimento del Comitato Tecnico Scientifico, che si è dimostrato manifestamente inadeguato al compito affidatogli, soprattutto per gli aspetti sanitari relativi alla gestione dell’emergenza ED INTIMA l’immediata pubblicazione degli studi scientifici a fondamento delle seguenti misure: - obbligo di mascherina nella popolazione; - obbligo di distanziamento sociale; - effettuazione di tamponi e test sierologici, anche in relazione alla validità/attendibilità degli stessi; - necessità e finalità della raccolta di dati genetici in occasione della effettuazione dei test sierologici; - effettiva contagiosità dei c.d. “positivi” al tampone o ai test sierologici; COMUNICA CHE laddove le misure sopra indicate non venissero tempestivamente ed esaustivamente giustificate, il C.I.A.T.D.M. riterrà responsabili di ogni danno alla salute che dovesse verificarsi sulla popolazione pediatrica, oltre ai destinatari del presente atto, anche i Dirigenti Scolastici e le Autorità Scolastiche preposte alla gestione dell'attività di istruzione ed educativa, e anticipa sin d’ora che si costituirà in giudizio a sostegno dei genitori e/o rappresentanti legali dei minori di volta in volta coinvolti. DIFFIDA INFINE il personale preposto alla effettuazione di tamponi e/o di test sierologici presso gli Istituti Scolastici dal procedere a tali operazioni in assenza di consenso scritto dei genitori e/o dei rappresentanti legali dei minori, il quale consenso dovrà essere fornito previa illustrazione completa ed esaustiva dell’oggetto, delle modalità e finalità dell'indagine e delle possibili conseguenze di una eventuale positività. Si allega specifica di ogni punto nel testo. La Presidente del C.I.A.T.D.M. Aurelia Passaseo RIFERIMENTI NEL TESTO 1) https://www.money.it/coronavirus-procura-milano-inchiesta-oms-epidemia-colposa Dall'inchiesta emerge che l'OMS sarebbe responsabile di «[…] suggerimenti sbagliati circa le norme di comportamento da adottare, indicazioni contraddittorie, ripensamenti e repentini cambi di direzione, con le autorità sanitarie italiane che si sono affidate totalmente a questi dettami [...].» L'Italia fin dagli esordi dell’emergenza ha mostrato di appiattirsi senza alcun vaglio critico alle disposizioni dell'OMS, nonostante le molte voci autorevoli contrarie che evidenziavano già allora le falle nell'impostazione dell'OMS e la sua scarsa credibilità anche a fronte delle false pandemie del passato. Oggi quelle critiche si sono rivelate corrette, ad esempio: - sull’esaurirsi dei contagi con la stagione calda: http://www.lecronachelucane.it/2020/04/16/intervista-al-virologo-da-nobel-giulio-tarro-milano-puo-gia-riaprire-il-caldo-si-portera-via-il-virus/. “Sono positivo per il prossimo futuro, il caldo si porterà via il virus” (Giulio Tarro, 16/04/2020); oggi autorevolmente confermata: Ratnesar-Shumate S., Williams G., Green B., Krause M., et al. Simulated Sunlight Rapidly Inactivates SARS-CoV-2 on Surfaces, The Journal of Infectious Diseases, Volume 222, Issue 2, 15 July 2020, Pages 214–222, https://doi.org/10.1093/infdis/jiaa274; o ancora: Bianco A., Biasin M., Pareschi G., Cavalleri A., Cavatorta C., Fenizia C., Galli P., Lessio L., Lualdi M., Redaelli E., Saulle I., Trabattoni D., Zanutta A., Clerici M., UV-C irradiation is highly effective in inactivating and inhibiting SARS-CoV-2 replication, medRxiv 2020.06.05.20123463. - sui modelli matematici adottati dal CTS, secondo i quali l'8 giugno avremmo potuto avere 151.000 malati in terapia intensiva: https://www.nextquotidiano.it/151mila-malati-in-terapia-intensiva-a-giugno-calcoli-sbagliati-come-stanno-le-cose/: “Il Comitato tecnico scientifico guidato da Franco Locatelli ha previsto vari scenari: nel peggiore dei quali ci sarebbe il rischio di arrivare a 151mila pazienti contemporaneamente in terapia intensiva a giugno”, mentre furono 286 in tutta Italia (ovvero lo 0,19%): https://www.lastampa.it/cronaca/2020/06/08/news/coronavirus-il-virologo-silvestri-i-modelli-matematici-hanno-fallito-1.38942911 «Oggi è il fatidico 8 giugno. Quello che, se non stavamo attenti, avremmo avuto 151mila malati in terapia intensiva. Invece sono 286. E dopo 20 giorni dalle aperture di maggio, non c'è alcun segno di quel ritorno della pandemia che certi esperti davano per scontato.” (Guido Silvestri, scienziato italiano docente negli Usa alla Emory University di Atlanta); - sulle strategie adottate in altri Paesi, ad esempio la Svezia. Ecco cosa diceva Walter Ricciardi rappresentante italiano nell'executive board dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e consulente del Ministro della Salute, il 17/04/2020: https://www.adnkronos.com/salute/2020/04/17/oms-lombardia-non-puo-permettersi-riaprire_jdi5g4IIay2TsyazAIPAiM.html “[...I Paesi che come l'Austria e la Svezia stanno agendo senza tener conto di queste valutazioni penso che pagheranno un prezzo. Lo vedremo nelle prossime settimane". Ed ecco cosa ne pensa l'OMS oggi: https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/04/30/coronavirus-oms-svezia-e-un-modello-da-seguire-per-raggiungere-una-nuova-normalita/5786942/ dove leggiamo: “Se vogliamo raggiungere una nuova normalità, la Svezia rappresenta un modello da seguire” 2) La posizione sulle autopsie del Ministero ha generato a catena una serie di conseguenze drammatiche. Per chiarire il quadro complessivo sono dirimenti le dichiarazioni di medici e scienziati in prima linea che qui di seguito si riportano: - Cristoforo Pomara, direttore dell'Istituto di Medicina legale di Catania, uno dei massimi esperti internazionali di autopsia giudiziaria, dd. 23/05/2020: “[…] Perché in Italia le autopsie non si fanno? «Perché c’è questa circolare del ministero della salute che dice espressamente “non si dovrebbero fare” e in sostanza questo vuol dire che chi ordina di farle, cioè direzioni sanitarie e magistrati, si assume la responsabilità in caso di contagio fra i medici. Quindi le dispongono in pochissimi”. https://www.corriere.it/cronache/20_maggio_23/coronavirus-gruppo-ribelle-medici-legali-fateci-fare-autopsie-14d0f37e-9d10-11ea-a31e-977f755d9d62.shtml - Andrea Gianatti, direttore del dipartimento di Medicina di laboratorio e Anatomia patologica dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, il quale «il 23 marzo decide di porsi apertamente in contrasto con il contenuto delle circolari ministeriali e insieme al collega Aurelio Sonzogni inizia le prime autopsie, lasciando fuori il resto dello staff, per ragioni procedurali, e cioè per rendere più automatici determinati passaggi prima di intervenire, per esempio la vestizione [dell’operatore] che è stata sicuramente più restrittiva e sicura rispetto ai periodi normali. E così siamo partiti»[…] «Le circolari del ministero ci dicevano, sostanzialmente, di non fare autopsie sui pazienti deceduti a causa del Covid-19. Il ragionamento alla base di quell’indicazione (che era espressa al condizionale: Non si dovrebbero fare) era semplice e non riguardava tanto i rischi di contagio, ma altro: inutile fare esami autoptici se si conosce già la causa del decesso». Gianatti scoprì così che «Più pazienti erano deceduti a causa di trombosi, un evento che spesso si è manifestato dopo la fase più acuta della polmonite, cioè dopo i sintomi più tipici provocati dal coronavirus. La teoria più credibile, oggi, collegata a questa scoperta, è che il virus si attacchi ad alcuni recettori che si trovano proprio lungo i vasi sanguigni. E più in generale che riesca a mettere in moto una serie di effetti che da un certo momento in poi non dipendono più da “lui”, ma ci sono e possono anche essere letali»: https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/autopsie-scoperto-uccide-coronavirus-governo-sconsigliava-155723/ Scoprire la causa dei molti decessi, unitamente alle varie cure che divennero disponibili, consentì finalmente di svuotare le terapie intensive: Giulio Gallera: svuotate anche le terapie intensive. Siamo sotto quota 200. “I dati di oggi segnano un leggero incremento della percentuale tra i tamponi effettuati e i casi risultati positivi, ma indicano anche il raggiungimento di un traguardo davvero importante: siamo scesi sotto la simbolica cifra delle 200 terapie intensive. Il numero dei ricoveri in questi reparti è infatti di 199 casi. (23 maggio 2020): https://www.ticinonotizie.it/virus-gallera-svuotate-anche-le-terapie-intensive-siamo-sotto-quota-200/ Fino a quando non furono disponibili i referti delle prime autopsie, svolte violando il protocollo del Ministero, l'unica terapia proposta continuò ad essere l'intubazione, nonostante non vi fossero miglioramenti significativi nella prognosi. Si veda infatti quanto dichiarato dal Prof. Giacomo Grasselli, responsabile dell'Anestesia e Terapia intensiva adulti dell'IRCCS assieme ad un team del Policlinico di Milano, con uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica JAMA. In base a questo studio, condotto su 1600 ricoveri effettuati in terapia intensiva in Lombardia, “(...) anche se il Covid-19 porta al decesso una percentuale molto bassa di tutte le persone risultate positive, nei pazienti più gravi la mortalità è del 49%, in pratica una persona su due ricoverata in Terapia intensiva non sopravvive al contagio" (23 aprile 2020): https://www.ilgiornale.it/news/cronache/lombardia-nelle-terapie-intensive-morto-intubato-su-due-1857404.html O ancora, si riporta quanto affermato da un cardiologo dell'ospedale San Matteo di Pavia che addirittura preferì rimanere anonimo, circostanza che chiarisce lo stato di terrore e abbandono in cui sono stati lasciati i medici in prima linea (!): “Al San Matteo ci sono due cardiologi che girano su 150 letti a fare ecocardio con enorme fatica e uno sono io. Fatica terribile! Però, di quello che alcuni supponevano, ma non ne riuscivano a essere sicuri, ora abbiamo i primi dati”. La gente, in pratica, “va in rianimazione per tromboembolia venosa generalizzata soprattutto polmonare”. “Se così fosse – ha sottolineato – non servono a niente le rianimazioni e le intubazioni perché innanzitutto devi sciogliere, anzi prevenire queste tromboembolie. Se ventili un polmone dove il sangue non arriva, non serve. Infatti muoiono 9 su 10. Perché il problema è cardiovascolare, non respiratorio. Sono le microtrombosi venose, non la polmonite a determinare la fatalità”: http://www.cityweeknapoli.it/2020/04/21/covid-19-non-e-lui-il-killer-la-diagnosi-sbagliata-che-ha-messo-in-ginocchio-il-mondo/ 3) Tali condotte sono oggetto di una denuncia/querela sporta nei confronti del Presidente del Consiglio per l'ipotesi penale di strage, nonché di un ricorso alla Corte di Giustizia Europea: https://www.ilgiornale.it/news/cronache/bacco-abbiamo-ucciso-persone-terapia-intensiva-1874356.html Emblematico al riguardo il caso della idrossiclorochina, farmaco inizialmente utilizzato sui pazienti affetti da Covid-19, poi ritirato sulla base di uno studio scientifico sponsorizzato dall’OMS e pubblicato su Lancet che si è rivelato falso, con tanto di scuse e nuova autorizzazione all'utilizzo del farmaco, anche a seguito delle forti reazioni del mondo medico-scientifico: https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=85964 The Lancet e il pasticcio sullo studio ritirato su idrossiclorochina e clorochina The Lancet pubblica sul suo sito una nota di scuse e ritira la pubblicazione dello studio. Nonostante la validazione dei dati – forniti da Surgisphere - sia stata commissionata a un gruppo di scienziati per una peer review, permangono dei dubbi sulla loro affidabilità. "Ci sono molte domande in sospeso sui dati inclusi in questo studio", scrive The Lancet. La stessa opposizione, al limite della denigrazione, si è riservata al plasma iperimmune: un protocollo di cura noto da decenni, a basso costo e assolutamente sicuro che, sin dall’inizio dell’epidemia, era stato suggerito, tra gli altri, dal professor Tarro e che è stato infatti utilizzato su ampia scala e con successo, in particolare, dagli ospedali di Mantova e Pavia. 4) Ci si riferisce ad esempio all'imposizione della mascherina, che è stata invece quasi fatale per una tredicenne valdostana, finita in coma per due mesi a causa di eccesso di anidride carbonica nel sangue: https://www.valledaostaglocal.it/2020/07/13/leggi-notizia/argomenti/cronaca-4/articolo/respira-troppa-anidride-carbonica-sotto-la-mascherina-13enne-aostana-finisce-in-coma.html. La mascherina rappresenta un grave ostacolo alla comunicazione non verbale (sulla comunicazione delle unità di azione della fascia buccale e di quella nasale, si veda la letteratura di Ekman e Friesen inerente al Facial Action Coding System) e alla possibilità per i giovani di sviluppo dell’empatia, di cui proprio il non verbale è il principale veicolo. L’approccio prudente e preoccupato in merito all’uso della mascherina, oltre ad appoggiarsi alle citate colonne portanti delle discipline psicologiche e sociali, si rinforza inoltre della constatazione dei problemi ulteriori che l’uso della mascherina genera nella popolazione iprudente. A tal proposito si evidenzia come il C.I.A.T.D.M. avesse più volte sollevato il problema alle società scientifiche pediatriche (FIMP e SIP): https://www.petizioni.com/no_mascherine_su_popolazione_pediatrica_a_scuola_e_nei_centri_estivi?fbclid=IwAR2hNpf562h_vEc645tNFI5899vVMK_cTzvtR2gor1uaTaEmAgjBZhA4eNo che ha raggiunto oltre 17.000 firme in pochi giorni, e ancora: https://www.petizioni.com/i_dogmi_delle_societa_scientifiche_e_le_verita_della_scienza_libera_chiediamo_risposte_alla_sip_sulla_sponsorizzazione_contro_ogni_evidenza_scientifica_delle_mascherine_in_eta_pediatrica chiedendo contestualmente alle Istituzioni l'immediata sospensione della misura, senza, ad oggi, ottenere risposta. In quelle lettere si evidenziava che: → L’Organizzazione Mondiale della Sanità, in un documento pubblicato il 6 aprile 2020 ha dichiarato che “... attualmente non ci sono prove che indossare una maschera (medica o di altro tipo) da parte di persone sane in un contesto di comunità più ampio, incluso il mascheramento della comunità universale, possa impedire loro di contrarre virus respiratori, incluso COVID-19". Nel citato documento l'O.M.S. segnala alcuni rischi potenziali che dovrebbero essere attentamente presi in considerazione in ogni processo decisionale, ad esempio il rischio di autocontaminazione, che può avvenire toccando e riutilizzando mascherine contaminate, potenziali difficoltà respiratorie e falso senso di sicurezza, che induce a una potenziale riduzione dell'osservanza di altre misure preventive, e prescrive, in ogni caso, le modalità corrette di utilizzo delle mascherine, ovvero: - Posizionare la mascherina con attenzione, assicurandosi che copra la bocca e il naso, e legarla bene per ridurre al minimo qualunque apertura tra il viso e la mascherina. - Evitare di toccare la mascherina mentre la si indossa. - Rimuovere la mascherina utilizzando la giusta tecnica: non toccare la parte anteriore della mascherina ma slegarla da dietro. - Dopo averla rimossa o ogni qualvolta una mascherina usata sia stata toccata inavvertitamente, lavare le mani con un apposito prodotto a base alcolica oppure con acqua e sapone se le mani sono visibilmente sporche. - Appena risulta umida, sostituire la mascherina con una mascherina nuova, pulita e asciutta. - Non riutilizzare le mascherine monouso. - Eliminare le mascherine monouso dopo ogni utilizzo e smaltirle immediatamente dopo averle rimosse. → Un recente studio del dott. Alberto Donzelli, specialista in igiene e medicina preventiva, in uno studio pubblicato su Repository di Epidemiologia e Prevenzione, Rivista destinata a medici epidemiologi, ha evidenziato che “....in soggetti infetti inconsapevoli, in cui l’emissione di virus è massima nei due giorni precedenti i sintomi, la mascherina obbliga a un continuo ricircolo respiratorio dei propri virus, aggiungendo la resistenza all’esalazione, con concreto rischio di spingere in profondità negli alveoli una carica virale elevata, che poteva essere sconfitta dalle difese innate se avesse impattato solo con le vie respiratorie superiori. ” → Il Ministero della Salute - Direzione generale della prevenzione sanitaria ufficio 5 prevenzione delle malattie trasmissibili e profilassi internazionale, nella Nota n. 0010736 del 29/03/2020 ha chiarito fra l'altro che "I dati attualmente disponibili non supportano la trasmissione per via aerea di SARS-CoV-2, fatta eccezione per i possibili rischi attraverso procedure che generano aerosol se eseguite in un ambiente inadeguato (non in stanza di isolamento con pressione negativa) e / o in caso di utilizzo di dispositivi di protezione individuali (DPI) inadeguati ." → Lo European Centre for Disease Prevention and Control, in un suo recente documento “Using face masks in the community” del 8 aprile 2020, (https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/COVID-19-use-face maskscommunity. pdf) ha precisato che: “ Esiste il rischio che la rimozione impropria della maschera, la manipolazione di una maschera contaminata o una maggiore tendenza a toccare il viso mentre si indossa una maschera da parte di persone sane possano effettivamente aumentare il rischio di trasmissione .” → Sul punto si è espresso anche il dott. Antonio Lazzarino, epidemiologo presso l’University College London, con un articolo sul British medical Journal:https://www.bmj.com/content/bmj/369/bmj.m2003.full.pdf: “In conclusione, a differenza di Greenhalgh et al., Crediamo che il contesto dell'attuale pandemia covid-19 sia molto diverso da quello dei "paracadute per saltare fuori dagli aeroplani", [7] in cui la dinamica del danno e della prevenzione sono facili da definire e persino da quantificare senza la necessità di studi di ricerca. È necessario quantificare le complesse interazioni che potrebbero benissimo operare tra effetti positivi e negativi dell'uso di maschere chirurgiche a livello di popolazione. Non è tempo di agire senza prove.” → Il rapporto ISS COVID 19 nr. 25/2020 contenente le Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie, infine, nella tabella a pag. 4, ha riportato la persistenza di particelle infettanti sulle superfici, che sullo strato esterno delle mascherine presenta il dato temporale in assoluto più alto ovvero di ben 7 giorni, confermando che la mascherina, lungi dall’essere una efficace protezione, costituisce un pericoloso veicolo di contagio. Si evidenzia altresì che il Presidente della SIP Alberto Villani siede sia nel Comitato Tecnico Scientifico, sia nella task force del Ministro Azzolina, e non ha ritenuto doveroso giustificare l'adozione di queste misure neppure ora che le conseguenze dannose per la salute sono evidenti quanto meno per alcuni soggetti a rischio, che dovrebbero essere identificati e adeguatamente istruiti dai loro Medici di Base. Parimenti dannosa, soprattutto nella prima infanzia, la misura del distanziamento sociale, che inibisce pesantemente la spontaneità dei bambini e frustra la necessità di contatto fisico e di carezze, per di più inculcando il terrore di un nemico invisibile e inopinati sensi di colpa. Sui danni sul versante psicologico e psichiatrico accusati dalla popolazione, a partire dalle fasce più deboli, e i pericoli connessi alla gestione del periodo pandemico, si sono pronunciati oltre 700 professionisti italiani in un Comunicato di allarme di psicologi e psichiatri pubblicato, congiuntamente ai nomi dei firmatari, sul sito www.comunicatopsi.org. Sui danni psicologici del distanziamento sociale e dell’isolamento la letteratura è infatti corposa, si veda tra gli altri: Andrew A., Cattan S., Costa Dias M., Farquharson C., Kraftman L., Krutikova S., Phimister A. and Sevilla A., Learning during the lockdown: real-time data on children’s experiences during home learning, The Institute for Fiscal Studies, 2020. Biondi M., Iannitelli A. (2020) Covid-19 and stress in the pandemic: "sanity is not statistical". Riv Psichiatr. May-Jun;55(3):1e-6e. Doi: 10.1708/3382.33568. Bzdok D., Dunbar Robin I.M., The Neurobiology of Social Distance. Trends in Cognitive Sciences, 2020; DOI: 10.1016/j.tics.2020.05.016. Fofana NK., Latif F., Sarfraz S., Bilal., Bashir MF., Komal B. (2020), Fear and agony of the pandemic leading to stress and mental illness: An emerging crisis in the novel coronavirus (COVID-19) outbreak. Psychiatry Res. 2020 Jun 15;291:113230. doi: 10.1016/j.psychres.2020.113230. Online ahead of print. Forte G., Favieri F., Tambelli R., Casagrande M. (2020), Int J Environ Res Public Health. 2020 COVID-19 Pandemic in the Italian Population: Validation of a Post-Traumatic Stress Disorder Questionnaire and Prevalence of PTSD Symptomatology Int J Environ Res Public Health. 2020 Jun; 17(11): 4151. Loades M., Chatburn E., Higson-Sweeney N., Reynolds S., Shafran R., Brigden A., Linney C., McManus M., Borwick C., Crawley E., Rapid Systematic Review: The Impact of Social Isolation and Loneliness on the Mental Health of Children and Adolescents in the Context of COVID-19, Journal of the American Academy of Child & Adolescent Psychiatry, 2020/06/01, 0.1016/j.jaac.2020.05.009. Raker E. J., Zacher M., Lowe Ss R., Lessons from Hurricane Katrina for predicting the indirect health consequences of the COVID-19 pandemic. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2020; 202006706 DOI: 10.1073/pnas.2006706117. Rossi R., Socci V., Talevi D., Mensi S., Niolu C., Pacitti F., Antinisca M., Rossi A., Siracusano A., Di Lorenzo G. COVID-19 pandemic and lockdown measures impact on mental health among the general population in Italy. 2020. An N=18147 web-based survey. 10.1101/2020.04.09.20057802. 5) https://www.lastampa.it/cronaca/2020/05/17/news/i-tamponi-non-danno-certezza-spuntano-casi-simil-covid-di-pazienti-contagiati-ma-con-esame-negativo-1.38855142: L’allarme lanciato dal presidente del 118 e dal virologo Fabrizio Pregliasco: un mistero che va indagato. A Taranto su 100 pazienti infetti, 45 non venivano rilevati dal tampone. https://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2020/07/07/news/covid-e-positivo-per-mantova-ma-e-negativo-per-reggio-1.39055595?fbclid=IwAR3RdBgD_sk1-yvFTSX9hPY6MK4sRNKC_X4l0eQUZWVUInJoDbJHw4i-Euo: “Covid: è positivo per Mantova ma è negativo per Reggio”. 6) Legge 72/2020 - Art. 1 Indagine di sieroprevalenza sul SARS-COV-2 condotta dal Ministero della Salute e dall'ISTAT 1. In considerazione della necessità di disporre con urgenza di studi epidemiologici e statistiche affidabili e complete sullo stato immunitario della popolazione, indispensabili per garantire la protezione dall'emergenza sanitaria in atto, ai sensi dell'articolo 9, paragrafo 2, lettere g) e j), e dell'articolo 89 del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, nonché dell'articolo 2-sexies, comma 2, lettera cc) del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, è autorizzato il trattamento dei dati personali, anche genetici e relativi alla salute, per fini statistici e di studi scientifici svolti nell'interesse pubblico nel settore della sanità pubblica, nell'ambito di un'indagine di sieroprevalenza condotta congiuntamente dai competenti uffici del Ministero della salute e dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT), in qualità di titolari del trattamento e ognuno per i profili di propria competenza, secondo le modalità individuate dal presente articolo e dal protocollo approvato dal Comitato Tecnico Scientifico di cui all'articolo 2 dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile 3 febbraio 2020, n. 630, nonché nel rispetto delle pertinenti Regole deontologiche allegate al medesimo decreto legislativo n. 196 del 2003. art. 1 comma 8: I soggetti di cui al comma 1, per lo svolgimento dell'indagine, si avvalgono, ai sensi dell'articolo 28 del Regolamento (UE) 2016/679, della Croce Rossa Italiana, delle regioni, delle province autonome e dei laboratori di cui al comma 6, nonché dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. Le regioni e le province autonome, ove risulti necessario per finalità di analisi e programmazione nell'ambito dell'emergenza epidemiologica in corso, hanno accesso ai dati dei propri assistiti, in forma individuale ma privi di ogni riferimento che ne permetta il collegamento diretto con gli interessati e comunque con modalità che, pur consentendo il collegamento nel tempo delle informazioni riferite ai medesimi individui, rendono questi ultimi non identificabili e ai dati relativi agli assistiti delle altre regioni e province autonome in maniera anonima e aggregata, a soli fini comparativi. La diffusione dei dati è autorizzata solo in forma anonima e aggregata. 7) https://www.corriere.it/cronache/20_giugno_19/coronavirus-remuzzi-nuovi-positivi-non-sono-contagiosi-stop-paura-bf24c59c-b199-11ea-842e-6a88f68d3e0a.shtml Il direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e lo studio sui tamponi: «La carica virale è diventata molto bassa». «Abbiamo condotto uno studio su 133 ricercatori del Mario Negri e 298 dipendenti della Brembo. In tutto, quaranta casi di tamponi positivi. Ma la positività di questi tamponi emergeva solo con cicli di amplificazione molto alti, tra 34 e 38 cicli, che corrispondono a 35.000-38.000 copie di RNA virale». Cosa significa? «Che sono casi di positività con una carica virale molto bassa, non contagiosa. Li chiamiamo contagi, ma sono persone positive al tampone. Commentare quei dati che vengono forniti ogni giorno è inutile, perché si tratta di positività che non hanno ricadute nella vita reale». https://www.affaritaliani.it/cronache/la-bugia-dei-contagiati-bocciatura-all-esame-di-microbiologia-al-2-anno-685080.html: La bugia dei “contagiati”. Da bocciatura all’esame di microbiologia al 2° anno “Non serve essere virologi, infettivologi o epidemiologi. Basta essere medici per avere chiara la differenza tra un “contagiato” e una persona che “ha incontrato il virus”. Il contagiato è solo colui che presenta i sintomi della malattia. O abbiamo colpevolmente dimenticato i postulati di Koch, distratti da una medicina disumanizzata e ipertecnologica? Ogni giorno entriamo in contatto con decine di virus diversi, quasi sempre innocui. Siamo forse continuamente “contagiati”? Il contagiato è malato. Gli altri sono sani. Sani. E pure protetti.” (dott. Luca Speciani, 16/07/2020). https://www.ilgiornale.it/news/cronache/i-virologi-e-fine-virus-bomba-zangrillo-ecco-verit-1867139.html: «Secondo il virologo Guido Silvestri, (...) la carica virale nei tamponi naso-faringei positivi per coronavirus è più bassa adesso che a inizio epidemia. Silvestri ha rilevato su Facebook che “si tratta di dati di laboratorio molto solidi e in corso di pubblicazione”. Una ricerca condotta dal San Raffaele di Milano ha dimostrato che tra marzo e maggio la quantità di virus presente nei soggetti positivi è calata in modo notevole. Lo studio è stato curato da Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia del nosocomio milanese. (...) Ebbene i risultati sono straordinari: la capacità replicativa del virus a maggio è enormemente indebolita rispetto a quella che abbiamo avuto a marzo. E questo riguarda pazienti di tutte le età, inclusi gli over 65". Francesco Le Foche, immunologo clinico, responsabile del Day hospital di Immunoinfettivologia del Policlinico Umberto I di Roma ha sottolineato che il Covid-19 è mutato e l’isolamento ha diminuito la carica virale. “Il virus si è indebolito (- - -) Facciamo sempre più tamponi e troviamo sempre meno malati: a volte la carica virale è talmente bassa che i test non rilevano nemmeno più il Covid”. (...) "Ciò che sappiamo - ha concluso Le Foche - è che normalmente, quando di mezzo ci sono virus pandemici, si verificano delle seconde ondate, ma per la SARS e la MERS non è accaduto"». https://www.iltempo.it/attualita/2020/06/01/news/coronavirus-clinicamente-morto-oms-alberto-zangrillo-quarta-repubblica-comitato-scientifico-23014442/: Coronavirus clinicamente morto, Alberto Zangrillo a Quarta Repubblica: “ho detto la verità sul virus”. https://www.secoloditalia.it/2020/07/linfettivologo-bassetti-con-la-proroga-dello-stato-di-emergenza-litalia-fa-una-pessima-figura/: L’infettivologo Matteo Bassetti: “Con la proroga dello stato di emergenza l’Italia fa una pessima figura”. 8) Esistono molti studi scientifici che dimostrano l’utilità di questi interventi nella Prevenzione Primaria delle patologie infettive. Ne riportiamo alcuni: - Carr AC, Maggini S. Vitamin C and Immune Function. Nutrients. 2017 Nov 3;9(11):1211. doi: 10.3390/nu9111211. - Choi HJ. Chemical Constituents of Essential Oils Possessing Anti-Influenza A/WS/33 Virus Activity. Osong Public Health Res Perspect. 2018 Dec;9(6):348-353. doi: 10.24171/j.phrp.2018.9.6.09. - Evans SS, Repasky EA, Fisher DT. Fever and the thermal regulation of immunity: the immune system feels the heat. Nat Rev Immunol. 2015 Jun;15(6):335-49. doi: 10.1038/nri3843. Epub 2015 May 15. - Fowler AA, Fisher BJ, Kashiouris MG. Vitamin C for Sepsis and Acute Respiratory Failure-Reply. JAMA. 2020 Feb 25;323(8):792-793. doi: 10.1001/jama.2019.21987. - Heijne JC, Teunis P, Morroy G, Wijkmans C, et al. Enhanced hygiene measures and norovirus transmission during an outbreak. Emerg Infect Dis. 2009 Jan;15(1):24-30. doi: 10.3201/eid1501.080299. - Kalio IS.Comparative Study of Selenium and Zinc Antioxidant in HIV Sero Positive Individuals. IOSR Journal of Pharmacy and Biological Sciences 2014;9(4):47-50. - Kanauchi O, Andoh A, AbuBakar S, Yamamoto N. Probiotics and Paraprobiotics in Viral Infection: Clinical Application and Effects on the Innate and Acquired Immune Systems. Curr Pharm Des. 2018;24(6):710-717. doi: 10.2174/1381612824666180116163411. - Lehtoranta L, Pitkäranta A, Korpela R. Probiotics in respiratory virus infections. Eur J Clin Microbiol Infect Dis. 2014 Aug;33(8):1289-302. doi: 10.1007/s10096-014-2086-y. Epub 2014 Mar 18. - Martineau AR, Jolliffe DA, Hooper RL, et al. Vitamin D supplementation to prevent acute respiratory tract infections: systematic review and meta-analysis of individual participant data. BMJ. 2017 Feb 15;356:i6583. doi: 10.1136/bmj.i6583. - Martineau AR, Jolliffe DA, Hooper RL, Greenberg L, et al. Vitamin D supplementation to prevent acute respiratory tract infections: systematic review and meta-analysis of individual participant data. BMJ. 2017 Feb 15;356:i6583. doi: 10.1136/bmj.i6583. - Mattson MP, Allison DB, Fontana L, Harvie M, et al. Meal frequency and timing in health and disease. Proc Natl Acad Sci SA. 2014 Nov 25;111(47):16647-53. doi: 10.1073/pnas.1413965111. Epub 20PMID: 25404320 - Nagatake T, Ahmed K, Oishi K. Prevention of respiratory infections by povidone-iodine gargle. Dermatology. 2002;204 Suppl 1:32-6. doi: 10.1159/000057722. - Read SA, Obeid S, Ahlenstiel C, Ahlenstiel G. The Role of Zinc in Antiviral Immunity. Adv Nutr. 2019 Jul 1;10(4):696-710. doi: 10.1093/advances/nmz013. - Rupp JC, Locatelli M, Grieser A, Ramos A, et al. Host Cell Copper Transporters CTR1 and ATP7A are important for Influenza A virus replication. Virol J. 2017 Jan 23;14(1):11. doi: 10.1186/s12985-016-0671-7. - Stephensen CB. Vitamin A, infection, and immune function. Annu Rev Nutr. 2001;21:167-92. doi: 10.1146/annurev.nutr.21.1.167. - Tadtong S, Suppawat S, Tintawee A, Saramas P, Jareonvong S, Hongratanaworakit T. Antimicrobial activity of blended essential oil preparation. Nat Prod Commun. 2012 Oct;7(10):1401-4.PMID: 23157022.

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