petizione

E ORA CI LEVANO ANCHE IL FONDO DI SOLIDARIETÀ!

Chiediamo alla Amministrazione e al Consiglio Comunale di salvaguardare questo strumento di solidarietà e mutuo soccorso.

Il 13 maggio 1927 fu istituita la “Cassa di soccorso fra gli impiegati e salariati del Comune di Pisa poi ribattezzata, nel 1989, “Fondo di solidarietà fra i dipendenti del Comune di Pisa” con un unico scopo: l’esercizio della solidarietà fra i dipendenti del Comune di Pisa tramite forme di mutuo soccorso (art 2 del regolamento).

In questi anni il Fondo è stato amministrato da una Commissione composta dal Ragioniere Capo, (il presidente), e da sei membri elettivi eletti dagli iscritti. 

Ma come funziona il Fondo?

Il Fondo, come si legge dal suo regolamento, è alimentato da:

a) quote mensili degli iscritti;

b) contributi e i rimborsi da parte degli iscritti;

c) contributi del Comune e di terzi, lasciti e donazioni.

Il Comune, opera la trattenuta delle quote mensili, gestisce contabilmente il Fondo come partita di giro del bilancio comunale. 

Ora arriva la notizia che potrebbe essere soppresso, anche se allo stato attuale non c’è niente di scritto.

Qualcuno dice che tra le competenze del Comune non rientrerebbe più la gestione del Fondo e con esso sparirebbero non solo i piccoli prestiti erogati a favore dei\lle dipendenti comunali ma le borse di studio e tutte le attività sociali e ricreative ad oggi erogate.

Ci chiediamo allora quale logica possa esserci dietro ad una soppressione di questo Fondo che ha rappresentato un ammortizzatore sociale e uno strumento di solidarietà, ci chiediamo se la riorganizzazione degli uffici e dei servizi più volte annunciata non preveda la soppressione del fondo e di quella cultura sociale e solidaristica che stava alla base della sua nascita e dei principi guida del Regolamento.

All’Amministrazione Comunale e al Consiglio Comunale, che sollecitati in tante occasioni non hanno fornito risposta, chiediamo la salvaguardia del Fondo e delle forme di mutuo soccorso e di solidarietà particolarmente importanti in tempi di crisi economica e sociale come quelli che stiamo vivendo.

COBAS - COMUNE DI PISA marzo 2011

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