Reato di Tortura- Sgomberi.

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Reato di Tortura- Sgomberi.

Nella Scorsa Primavera, il nuovo reato di tortura è stato introdotto nel codice penale via l'articolo 613-bis e stipola che :

«Chiunque con violenze o minacce gravi, ovvero agendo con crudeltà, cagiona acute sofferenze fisiche o un verificabile trauma psichico a una persona privata della libertà personale o affidata alla sua custodia, potestà, vigilanza, controllo, cura o assistenza, ovvero che si trovi in condizioni di minorata difesa, è punito con la pena della reclusione da quattro a dieci anni se il fatto è commesso mediante più condotte ovvero se comporta un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona

Amnesty International , come tante altre associazioni hanno bocciato la legge e qualificata questa ultima di "beffa".

Il 17 Maggio scorso, Amnesty International Italia e Antigone rilasciavano la seguente dichiarazione :

“Con 195 voti a favore e 8 contrari è stata approvata oggi dal Senato la proposta di legge sull’introduzione del reato di tortura nell’ordinamento italiano. Questa legge qualora venisse confermata anche dalla Camera sarebbe difficilmente applicabile.Il limitare la tortura ai soli comportamenti ripetuti nel tempo e a circoscrivere in modo inaccettabile l’ipotesi della tortura mentale è assurdo per chiunque abbia un minimo di conoscenza del fenomeno della tortura nel mondo contemporaneo, nonché distante e incompatibile con la Convenzione internazionale contro la tortura. Con rammarico prendiamo atto del fatto che la volontà di proteggere, a qualunque costo, gli appartenenti all’apparato statale, anche quando commettono gravi violazioni dei diritti umani, continua a venire prima di una legge sulla tortura in linea con gli standard internazionali che risponda realmente agli impegni assunti 28 anni fa con la ratifica della Convenzione.”

Se vuoi che le autorità competenti rivedono questa legge in modo di tutelare equitamente gli appartenenti all'apparato statale e la società civile, firma anche tu la petizione. Sgomberi con attitudini di repressione, feriti , traumi su donne e bambini in particolare, come quello successo il giorno 24 Agosto 2017 a Roma in piazza Indipendenza, non devono più succedere in Italia. La dignità umana non ha colore, origine, nazionalità, religione , confine. Deve essere rispettata di maniera uguale per tutti.

"Donne in ginocchio con le braccia alzate e bambini che piangono è l'immagine di una sconfitta. Nella Capitale, nel 2017, sembra impossibile tutto questo. È difficile trovare l'equilibrio tra diritti: quello alla legalità e quello dei singoli. Ma per questo nella gerarchia la dignità di ogni persona, tanto più se donna e bambino, dovrebbe venire prima. Era doveroso un altro metodo" scrisse la vice presidente del Partito democratico, Barbara Pollastrini.

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