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Ecco cinque fantastici motivi per cui portare il proprio cane al lavoro dovrebbe essere un must:
1. Permette di prendere pause più frequenti (e migliori)
Brevi e frequenti pause sono un modo certificato per mantenere i dipendenti al massimo della produttività, specialmente quelli che corrono il rischio di "imbambolarsi" davanti allo schermo se intercorre troppo tempo tra una pausa e l'altra.
2. Aiuta ad instaurare un rapporto migliore con i colleghi
Alcuni studi hanno dimostrato che un cane in ufficio può essere un ottimo "aggregatore" tra colleghi. L'amore e le attenzioni che i dipendenti hanno per il cane si traslerà automaticamente sul loro legame. E il cane apprezzerà molto il fatto di essere al centro dell'attenzione.
3. Riduce lo stress
I livelli di stress sono naturalmente più bassi quando c'è un cucciolo scodinzolante e amorevole nei paraggi. Alcuni sostengono che sia perché i cani sono dotati di un'energia, di un entusiasmo e di un amore da offrire davvero illimitati - e a questa positività è difficile resistere, anche per i più scettici.
4. Migliora la salute in generale
Uno dei peggiori effetti dello stress è il suo impatto sul sistema immunitario. Unostress costante porta dunque i dipendenti ad ammalarsi molto più facilmente. Introdurre sul posto di lavoro un cane crea quell'ambiente positivo e felice che riduce drasticamente lo stress.
5. Aumenta la produttività
Staccarsi un po' dal computer per "ripulire" la mente permette di tornare poi in postazione con una prospettiva più fresca. E, per alcuni, il divertimento che nasce dal giocare con un cane potrebbe incoraggiarli a lavorare più velocemente e più duramente, per raggiungere nel più breve tempo possibile la tanto agognata pausa "canina" successiva.
(fonte) http://www.nonsprecare.it/cani-ufficio-italia-aziende
CANI IN UFFICIO ITALIA -
Andare in ufficio portando con sé anche il proprio cane, se adottato in un canile: questa la proposta avanzata da un consigliere del Comune di Torino e rivolta ai dipendenti. Un’iniziativa che non solo si pone l’obiettivo di svuotare i canili ma cerca anche di andare incontro alle esigenze di tutti coloro che sono disponibili all’adozione ma, allo stesso tempo, desistono per timore di dover lasciare l’animale per troppo tempo da solo a casa.
CANI IN AZIENDA -
I cani, sono animali sociali e, se lasciati a casa da soli per troppo tempo, soffrono il distacco dal proprio padrone e per paura possono agitarsi e distruggere il divano o altri oggetti come spesso accade o, peggio ancora, abbaiare disturbando i vicini e provocando così litigi.
PORTARE IL CANE IN UFFICIO: ECCO LE AZIENDE ITALIANE IN CUI È POSSIBILE -
Ma non solo in America: anche nella sede milanese di Google è possibile portare il proprio cane con sé in ufficio. A volte fanno capolino anche in sala riunioni. E i cani sono ammessi in ufficio anche allaNintendo Italia con sede a Vimercate. L’azienda, in particolare, ha lanciato i cosiddetti “Pet Friday” ossia i venerdì aperti ai cani in cui tutti i dipendenti possono portare con sé il proprio animale domestico. Succede così che vi sono venerdì super affollati in cui gli ospiti sono davvero tanti e venerdì più tranquilli in cui sono pochi. In ogni caso, data la mancanza di spazi verdi o esterni in cui far circolare i cani in piena sicurezza, per ora gli animali rimangono in ufficio o la mattina o il pomeriggio in modo da andare incontro anche alle loro esigenze.
CANI IN UFFICIO A PURINA -
E anche Purina, la nota azienda che produce alimenti per animali, da qualche anno ha avviato Pets@work, l’iniziativa che valorizza la relazione fra persone e animali domestici anche sul posto di lavoro. Agli ospiti a quattro zampe è stata dedicata anche la costruzione di una piccola area tutta per loro. E nella sede di Mars Italia, ad Assago, una volta al mese, si svolge il “Pet friendly day”, una giornata in cui tutti i dipendenti possono portare con sè in ufficio il proprio amico a quattro zampe.
IL PROGETTO DOG HOSPITALITY DI ELISABETTA FRANCHI -
E ancora, anche la nota stilistaElisabetta Franchi, animalista e grande sostenitrice di una moda cruelty free che rispetti gli animali (per la realizzazione dei suoi capi ha rinunciato a pellicce, piume d’oca, angora e altre componenti di origine animale), ha aperto le porte della sua azienda ai cani dei dipendenti. Grazie al progetto “Dog Hospitality”, tutti i dipendenti possono portare con sé al lavoro il proprio cane: e quando suona la campanella della pausa pranzo, tutti in mensa dove li aspetta qualche appetitoso bocconcino.
Iniziative importanti che ci auguriamo trovino presto spazio anche in tante altre aziende: gli animali portano con sé lo splendido dono di abbattere le barriere e far avvicinare tra loro le persone. Un progetto che però, allo stesso tempo, per essere portato avanti richiede anche un certo impegno e un alto senso di responsabilità non solo nel rispetto dei lavoratori ma anche degli animali stessi.
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