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Noi studenti di Giurisprudenza dell'Università del Sannio abbiamo vissuto e stiamo vivendo con particolare partecipazione sia i recenti interventi legislativi che coinvolgono l'università italiana quale istituzione, sia la delicata fase che la nostra Università sta attraversando. Consapevoli, dunque, che in tale fase la risposta che la nostra Università può offrire ai cambiamenti che vengono imposti dall'alto, nonchè alle mutate condizioni del mondo dell'istruzione, della formazione e del lavoro nella nostra società, è una risposta quantomai complessa, tanto nella sua elaborazione e nella sua concreta applicazione, quanto nel suo coordinamento con il contesto culturale e sociale del Sannio, siamo tuttavia convinti che un posto centrale e fondamentale deve sempre essere riservato a coloro che dell'università sono i diretti protagonisti: gli studenti. Questa nostra convinzione ci porta ad analizzare l'attuale situazione didattica della nostra Facoltà in una luce critica. In particolare, ciò che ha suscitato in noi una profonda riflessione critica è stata la recentissima vicenda dell'opzione per il Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza. Questa vicenda rappresenta ai nostri occhi diversi aspetti che, nel rispetto del principio-giuda del nostro modo di intendere l'università, vale a dire il principio della centralità dello studente, non possiamo condividere. Per questo motivo, ma anche perchè crediamo fermamente nella necessità che l'università, in quanto luogo di formazione, si affermi e si confermi quale baluardo di democrazia, abbiamo ritenuto opportuno rivolgere alla Signoria Vostra la presente petizione, elencandoVi e descrivendoVi i punti che non condividiamo con riguardo alla vicenda sopra menzionata. [ul] [li]Pur accettando, come è ragionevole e doveroso fare, la necessità che anche la nostra Facoltà si adegui alle nuove norme nazionali in materia di università, le quali impongono, tra le altre cose, l'eliminazione del c.d. "3 più 2", non possiamo non rilevare che l'adeguamento a tale normativa è stato realizzato dalla nostra Facoltà con un significativo ritardo, sia rispetto alla buona parte delle altre Facoltà di Giurisprudenza italiane, sia con riguardo ai tempi che sarebbe stato ragionevole impiegare al fine di rispettare le esigenze tempistiche poste dalla nuova normativa ed al fine di riuscire, nel medesimo tempo, a garantire agli studenti ed alla Facoltà stessa un più graduale adattamento alle novità. Tali novità, invece, si presentano oggi come improvvise, provocando pertanto non poche difficoltà agli studenti interessati.[/li] [li]Sebbene non possiamo che riconoscere il merito della Facoltà di aver saputo regolare ed organizzare l'opzione per la Laurea Magistrale nella maniera più rispettosa della normativa nazionale, riteniamo tuttavia che buona parte del sistema così elaborato assolva primariamente ad esigenze tecnico-didattiche, lasciando invece nettamente in secondo piano le più importanti esigenze degli studenti. Secondo noi, infatti, nell'elaborare la regolamentazione della su menzionata opzione, la Facoltà avrebbe dovuto prediligere senza mezzi termini la soddisfazione delle necessità degli studenti, anche a costo di rendere tale regolamentazione tecnicamente disorganica e scarsamente coerente.[/li] [li]In particolare, ciò che risulta evidente ai nostri occhi e che ci fa considerare l'intervento della Facoltà in parte avverso al bene degli studenti, è la previsione di colloqui integrativi di un solo CFU, previsione che è estesa ad un gran numero di casi. Questo elemento, sebbene da un punto di vista tecnico-didattico trova la sua legittimazione nel fatto che, nel peggiore dei casi, lo studente optante si potrà trovare a perdere soltanto un CFU già accumulato, dal nostro punto di vista rappresenta la sconfitta dei più legittimi interessi degli studenti, quale quello a veder riconosciuti e premiati i propri sforzi prima ed al di là di qualsiasi numero e di qualsiasi, pur opportuna, valutazione tecnica. [/li] [li]Un ulteriore aspetto che raccoglie il fermo dissenso di noi studenti è il fatto che ci appare ben evidente come gravino costantemente su di noi i costi del disarticolato ed incongruo intervento della Facoltà negli anni più recenti, volendoci con ciò riferire alla creazione di un Corso di Laurea Magistrale a 50 esami che ha avuto vita brevissima, risultando già oggi, a soli due anni dalla sua attivazione, ad esaurimento. Ci riferiamo altresì alla successiva elaborazione ed attivazione di un nuovo Corso di Laurea Magistrale a 32 esami, anch'esso realizzato sull'impulso del necessario adeguamento alla normativa statale. Questo quadro estremamente eterogeneo all'interno del quale lo studente è chiamato a vivere la sua formazione, contribuisce senza dubbio ad incrementare in negativo la distanza tra il nostro Ateneo ed il mondo della formazione, della cultura e del lavoro italiani ed europei, facendo pesare, come più sopra già affermato, i costi di tale defezione solo ed esclusivamente sulle spalle di noi studenti tutti.[/li] [/ul] Per le ragioni appena indicate, noi studenti di Giurisprudenza dell'Università del Sannio, uniti al di là della nostra individuale appartenenza ad uno specifico Corso di Laurea della nostra Facoltà, rivolgiamo alla Signoria Vostra le seguenti richieste: [ol] [li]dal momento che un'adeguata informazione in merito agli specifici aspetti dell'opzione per la Laurea Magistrale è stata resa agli studenti tutti da parte della Facoltà soltanto in data 20 ottobre u.s., chiediamo che venga prorogato il termine (attualmente fissato nel giorno 14 novembre 2008) entro il quale è possibile esercitare la suddetta opzione senza incorrere nel pagamento di alcuna indennità di mora, e specificamente chiediamo che tale proroga stabilisca il nuovo termine in una data non anteriore al 31 gennaio 2009, al fine di consentire agli studenti interessati di valutare adeguatamente, anche alla luce degli esami che costoro potranno sostenere durante le sessioni d'esame di dicembre e di gennaio, se e quando esercitare l'opzione;[/li] [li]chiediamo altresì che la Facoltà si impegni a ridefinire la regolamentazione dell'opzione per la Laurea Magistrale, segnatamente con riguardo alla previsione di colloqui integrativi di un solo CFU, in quanto noi riteniamo che tale misura svilisca il ruolo dello studente all'interno dell'università, conducendolo ad essere un burattino retto dalle logiche dei CFU piuttosto che il protagonista attivo di una formazione di qualità;[/li] [li]chiediamo infine che la Facoltà si impegni seriamente a valutare, quantomeno per il prossimo futuro, la possibilità di una trasformazione dell'anno accademico dall'attuale organizzazione trimestrale ad una più razionale organizzazione semestrale, nella convinzione che tale novità renderebbe di gran lunga più proficuo l'apporto formativo dei nostri Corsi di Laurea nei confronti di noi studenti, accorciando anche le distanze, attualmente significative, tra il nostro Ateneo ed il mondo della cultura italiano ed europeo.[/li] [/ol] Gli studenti di Giurisprudenza dell'Università del Sannio.
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