PER LA PACE E LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO CULTURALE

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  • Pietro Trevisan ha firmato la petizione 28 giorni fa

PER LA PACE E LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO CULTURALE

UN APPELLO PER LA PACE NEL MEDITERRANEO NEL VICINO E MEDIO ORIENTE. PER LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO CULTURALE

L’immane tragedia che sta investendo la sponda sud del Mediterraneo e tutta l’area del Medio Oriente ci tocca da vicino, in quanto europei, in quanto cittadini del mondo, in quanto donne e uomini di cultura.

Un doloroso tributo di sangue di vittime innocenti, in prima fila donne, bambini, anziani; la distruzione di intere economie e il prosperare di quella delle armi e dei traffici dei nuovi schiavi; la distruzione dei territori, di beni e bellezze naturali e di un grande, millenario, patrimonio culturale che testimonia la storia che accomuna i popoli mediterranei.

Soffia il vento della politica dell’odio, dell’intolleranza, del fanatismo, mostri che pensavamo sconfitti dalla storia che si ripresentano ammantati da credi religiosi che distorcono le stesse tradizioni di fedi che esecrano ogni forma di violenza e la guerra.

Pensavamo a un Mediterraneo diverso, mare e terre di scambi e di cosviluppo, mare e terre di dialogo e di pace, di solidarietà e di condivisione.

Pensavamo alla circolazione della cultura e all’interscambio delle conoscenze, nel rispetto reciproco delle differenze, come pur è avvenuto nei secoli in numerose aree oggi scenario di conflitti distruttivi.

Quanto avviene è un attacco alla pacifica convivenza multiculturale, all’integrazione paritaria delle economie, alle speranze di costruzione di un mondo nuovo.

Il nostro terreno è la cultura, che può e dev’essere efficace veicolo di trasformazione e di crescita civile.

La cultura e gli ideali di pace sono le uniche armi che possediamo e non possiamo non metterle in campo. La tragedia che si sta consumando distrugge anni e anni di comuni progetti di ricerca, di scambi reciproci nella formazione delle nuove generazioni, di azioni per costruire percorsi comuni e condivisi di crescita sociale e di dialogo, di valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale che vive nelle aree oggi piagate dal germe dell’odio e dell’intolleranza.

Dall’Algeria all’Egitto, passando attraverso la Tunisia e la Libia, dalla Siria all’Iraq, siti cristiani, moschee stesse, monumenti, musei e siti archeologici vengono distrutti. Già nel 2001 i Buddha di Bamiyan, in Afganistan, sono stati schiantati. Sembrò un episodio, ma negli ultimissimi tempi dalle mura di Ninive ai rilievi e siti archeologici di Nimrud, dal museo archeologico e dalla tomba di Giona di Mossul al minareto medievale della moschea omayyade d Aleppo, dalla chiesa verde e dalla moschea di Tikrit al mausoleo Imam ad-Dur di Samarra, fino all’attacco al Museo del Bardo di Tunisi e ai siti archeologici della Libia, la devastazione non si ferma. Tutti luoghi simbolici dell’incontro e del dialogo fra civiltà diverse, memorie che parlano all’oggi.

L’appello pervenuto dal Dipartimento delle Antichità della Libia sui rischi reali che da quattro anni sta correndo il Cultural Heritage di questa nazione nord-africana, a noi vicina per più di un motivo, appare l’ennesima prova dell’urgenza nel trovare articolate azioni comuni di pressione nella prospettiva della salvaguardia di questo patrimonio comune.

La nostra comunità non può tacere e si augura una presa di coscienza urgente e generalizzata da parte della società civile a sostegno della salvaguardia dei beni culturali minacciati.

In particolare, non possiamo non rivolgere un accorato appello a tutte le istituzioni internazionali e nazionali affinché sia fatta rispettare la Convenzione dell’Aia del 1954 che vieta di usare a fini di guerra il patrimonio culturale e affinché si trovino tutte le vie politiche per porre fine alla strage di vite umane in corso.

Ci impegniamo a sostenere tutte le iniziative che si prospetteranno necessarie per una fattiva collaborazione con i paesi sottoposti a questa insensata prova e per estendere, soprattutto fra i giovani, la coscienza del valore della convivenza pacifica e del reciproco rispetto delle differenze, e la conoscenza delle altre culture.

PRIMI FIRMATARI

Giacomo Pignataro (Rettore Università di Catania)

Alfredo Petralia (già responsabile Accordo di Cooperazione Università di Catania-Università Al-Fatah di Tripoli; coordinatore progetto"Gettiamo un ponte di amicizia con i giovani del mediterraneo")

Antonio Pioletti (Dipartimento di Scienze Umanistiche; già Consigliere di Amministrazione della Fondazione Universitaria Italo-Libica)

Francesco Tomasello (Direttore della Missione Archeologia dell’Università di Catania a Leptis Magna, Libia; Presidente del Kiwanis Club Catania Est)

Antonio Alicata (entomologo)

Corrado Bianca (segretario Associazione Naturalistica di Ricerca e Conservazione Ente Fauna Siciliana Onlus, Noto)

Salvatore Caliò (presidente Unione Exallievi Salesiani "Periferie Vive" Onlus, Salette-Catania; Partner del Progetto "Gettiamo un ponte di amicizia con i giovani del mediterraneo")

Salvatore Cannizzaro (Dipartimento Scienze Umanistiche, Università di Catania ; segreteria Osservatorio Mediterraneo,)

Mirellla Cassarino (Dipartimento Scienze Umanistiche, Università di Catania; past membro consiglio scientifico Fondazione Universitaria Italo-Libica)

Enrico Ciliberto (Dipartimento di Scienze Chimiche. Università di Catania)

Federico Cresti (Dipartimento di Scienze Chimiche e Sociali, Università di Catania)

Vera D’Urso (Dipartimento di Scienze Biologiche Geologiche e Ambientali, Università di Catania)

Antonino Failla (già coordinatore di Master Internazionali della Scuola Superiore, Università di Catania)

Nunzio Famoso (Dipartimento di Scienze Umanistiche, Università di Catania; Presidente Osservatorio Mediterraneo)

Elio Garozzo (Governatore del Kiwanis International Distretto Italia-S. Marino)

Salvatore Garraffo (Consorzio Interuniversitario Scienza e Tecnologia dei Materiali, Sez. di Catania)

Epifanio Giuffrida (già Presidente del Kiwanis Club Mediterraneum, Catania; Partner del Progetto "Gettiamo un ponte di amicizia con i giovani del mediterraneo")

Renzo Ientile (ornitologo)

Nicola Laneri (Dipartimento di Scienze Umanistiche, docente di Archeologia del Vicino Oriente)

Guglielmo Longo (già Direttore Dipartimento di Biologia dell'Università di Catania)

Ibrahim Magdud (Direttore dell'Accademia Libica in Italia)

Giancarlo Magnano di San Lio (Direttore del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università di Catania)

Carmelo Monaco (Direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche Geologiche Ambientali, Università di Catania)

Angelo Nicolosi (IBAM-CNR, Catania)

Giuseppe Pappalardo (Fisico)

Lighea Pappalardo (IBAM-CNR, Catania)

Lorenzo Pavone (past Direttore Clinica Pediatrica, Università di Catania)

Alberto Petralia (ricercatore presso l'ENEA, Frascati)

Ettore Petralia (ricercatore presso l'ENEA, Bologna)

Rubens Piovano (già Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura della Ambasciata d'Italia a Tripoli)

Pietro Pitruzzello (direttore dell'Ecomuseo dei Monti Climiti, Melilli, SR)

Francesco Priolo (Presidente della Scuola Superiore dell'Università di Catania)

Andrea Rapisarda (delegato del Rettore dell'Università di Catania alla internazionalizzazione)

Carmelo Rapisarda (Dipartimento Agricoltura Alimentazione e Ambiente, Università di Catania)

Nunzio Rapisarda (già Direttore dell'Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Catania)

Paolo Romano (IBAM-CNR, Catania)

Domenico Russello (Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Tecnologie Avanzate, Az. Ospedaliera Cannizzaro, Catania)

Giorgio Sabella (Dipartimento di Scienze Biologiche Geologiche e Ambientali, Università di Catania)

Stefania Santangelo (IBAM-CNR Catania)

Agostino Serra (Direttore Clinica Otorinolaringoiatrica, Università di Catania)

Giuseppe Spampinato (già Governatore del Kiwanis International Distretto Italia-S. Marino)

Roberto Suma (Presidente (Kiwanis Club Catania Etna; Progetto "Gettiamo un ponte di amicizia con i giovani del mediterraneo)

Abubaker Swehli (responsabile relazioni internazionali della Facoltà di Scienze, Università di Tripoli)

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PER LA PACE E LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO CULTURALE 13/04/2015 | firmiamo.it

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