
No "Grandi Opere" in Veneto, per la difesa dei territori
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L’inchiesta veneziana sul MOSE dimostra in modo definitivo quello che i comitati ambientalisti denunciano da anni: “Grandi Opere” uguale malaffare a tutti i livelli.
Il problema non sta in qualche “mela marcia” come qualcuno vorrebbe far credere, ma in un vero e proprio sistema mafioso che nasce e si nutre attraverso i grandi appalti e le “procedure speciali”.
Le Grandi Opere distruggono i territori e la salute dei cittadini, aumentano la disoccupazione, sono causa di malaffare e di debito pubblico.
Le alternative esistono: sono meno impattanti, costano meno, rispondono ai veri bisogni delle comunità locali, creano lavoro stabile e qualificato.
Per questo il sistema perverso delle grandi opere va abbattuto. Ma l’azione della Magistratura non basta: i procedimenti penali fermano (forse) i corrotti ma non fermano le Grandi Opere. Per i cittadini questo significherebbe una cosa sola: il danno della devastazione ambientale, oltre alla beffa di essere stati derubati.
Ora basta, abbiamo già dato!
Sostieni anche tu la Campagna contro le “Grandi Opere”, per la difesa dei territori e dei beni Comuni. Firma la petizione popolare per ottenere:
Una moratoria immediata su tutte le “Grandi Opere” in corso di realizzazione o in progetto in Veneto per svolgere una approfondita verifica sulla loro utilità, affidabilità tecnica, sostenibilità economica e ambientale. Stop al MOSE, alle nuove autostrade, alle linee TAV, al carbone nella centrale di Porto Tolle, allo scavo nuovi canali per le grandi navi in laguna, agli inceneritori, ai prelievi indiscriminati d’acqua dai fiumi, agli Ospedali unici in finanza di progetto.
Lo scioglimento del Consorzio Venezia Nuova e sequestro cautelativo dei cantieri, dei macchinari e dei beni delle imprese che hanno messo in atto azioni criminali ai danni della pubblica amministrazione;
La revoca e l’annullamento di ogni autorizzazione, concessione, contratto, affidamento di lavori che possa essere il frutto di azioni illecite;
L’abolizione della Legge Obiettivo e della figura dei Commissari straordinari. Stop all’affidamento di lavori senza gara d’appalto e in assenza di progetti definitivi, Stop al sistema dei sub-appalti.
L’abolizione del sistema del Project Financing per la realizzazione di opere pubbliche;
La restituzione di tutto il denaro sottratto alla collettività attraverso frodi fiscali e altre attività illecite connesse alla realizzazione delle grandi opere;
L’approvazione di una legge che vieti alle imprese che hanno rapporti economici con enti pubblici di devolvere denaro a qualsiasi titolo a partiti, fondazioni, esponenti politici;
La ridefinizione degli organismi di valutazione e controllo ambientale per renderli indipendenti dai poteri politici ed economici;
La piena trasparenza e partecipazione dei cittadini a tutte le decisioni che riguardano le opere e i beni pubblici.
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