No alla centrale a Biomasse di Vallemare (PE)

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No alla centrale a Biomasse di Vallemare (PE)

La Regione Abruzzo, nella persona della Dirigente Iris Flacco, ha autorizzato la realizzazione di un impianto alimentato a biomasse nella frazione di Vallemare, in Strada Provinciale Bonifica. Il Comune non ha richiesto approfondimenti sulla centrale da 940 kW e i documenti disponibili inizialmente sul sito del municipio risultavano completamente illeggibili. Perché la giunta e il sindaco non hanno informato la cittadinanza? Perché hanno ritenuto di avere il diritto di scegliere senza il parere dei cittadini?

Nel nostro Paese l'uso di biomasse per la produzione di elettricità è in forte espansione per gli ingenti incentivi dati a questa produzione, con il meccanismo dei certificati verdi.

 Motivo dell'incentivo, l'essere state incluse le biomasse tra le fonti energetiche rinnovabili ed una presunta riduzione delle emissioni di gas serra, se queste sono usate come combustibile. 

In linea di principio, l'uso energetico di biomasse ha un effetto neutro sulle emissioni di gas serra in quanto con la combustione si ri-immette in atmosfera anidride carbonica che durante la crescita le piante avevano assorbito dall'atmosfera e fissato sotto forma di cellulosa e altri composti organici ( lignina, amidi, zuccheri...) nei loro tessuti, ma il meccanismo dei certificati verdi, induce una pesante distorsione nel mercato con effetti contraddittori, rispetto all'obiettivo prefissato.

I dubbi che impianti termoelettrici alimentati a biomasse ottengano effettivamente il risultato di una riduzione delle emissioni di gas serra sono legittimi, specialmente quando, come spesso avviene, nelle specifiche del progetto manchi un serio bilancio dei gas serra prodotti ed evitati.

Nel COMUNICATO 

STAMPA del 7 giugno 2012 del WWF si legge: "La Regione Abruzzo continua a ignorare precisi obblighi circa la trasparenza e la pubblicità dei procedimenti che possono comportare un impatto sull'ambiente, obblighi previsti dall'Art.6 della Convenzione di Aarhus ratificata dall'Italia con la legge 108/2001. I cittadini hanno il diritto di poter partecipare al procedimento prima che si chiuda potendo presentare osservazioni, magari per migliorare i progetti. La cosa più grave è che la Regione Abruzzo è completamente incapace di garantire il rispetto degli obiettivi di qualità ambientale e di monitoraggio in Val Pescara, ma continua ad autorizzare nuovi impianti che comportano emissioni. La centralina più vicina all'impianto in questione è quella di Spoltore, con oltre 120 giorni di superamento dei valori soglia per le polveri sottili. Noi non siamo contrari a tutti gli impianti, soprattutto se di piccola taglia, ma non possiamo accettare che vi sia una sostanziale deregulation quando l'ambiente è già in sofferenza e tanti cittadini sono preoccupati per la loro salute. Bisogna considerare l'effetto cumulo degli impianti, visto che la Dr.ssa Flacco ha autorizzato l'impianto Fater in costruzione a Pescara, anche in quel caso senza alcuna forma di partecipazione dei cittadini al procedimento."

Noi non vogliamo essere costretti ad accettare un qualcosa che ci è stato imposto, ma vogliamo essere liberi di scegliere di salvaguardare il posto in cui viviamo. Noi la centrale NON LA VOGLIAMO

Nella storia italiana esistono già storie di successo che raccontano un mondo dove a volte i cittadini vincono: è la storia del Comune di Luserna San Giovanni (Torino), di quello di Russi (Ravenna) e di tanti altre ancora... Insieme ce la possiamo fare!


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No alla centrale a Biomasse di Vallemare (PE) 24/06/2012 | firmiamo.it

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