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  • Monguno, Nigeria: c’è bisogno di cibo, acqua e medicine per evitare una catastrofe

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    Oltre 30.000 persone, costrette a fuggire verso la città di Monguno dopo i nuovi episodi di violenza scoppiati lo scorso dicembre nello stato di Borno in Nigeria, hanno urgente bisogno di rifugi, acqua, servizi sanitari, cibo, protezione, cure mediche e supporto psicologico.

    I bisogni umanitari fondamentali delle persone non stanno trovando adeguata risposta ed è necessario maggior coordinamento tra governo locale, Nazioni Unite e organizzazioni non governative per aumentare gli aiuti nella città di Monguno ed evitare una situazione catastrofica con l’arrivo della stagione delle piogge in maggio.

    Da dieci anni gli abitanti dello stato di Borno si sono dovuti confrontare con violenza, sfruttamento ed insicurezza. Queste condizioni di vita precarie mettono a rischio la loro salute. Gli ultimi scontri hanno costretto ancora una volta decine di migliaia di persone a lasciare casa, campi e tutti i propri averi, lasciandole in gravi difficoltà.

    Tante persone appena arrivate a Monguno sono fuggite lasciando dietro di sé tutto quello che avevano. Vivevano in zone in cui potevano coltivare. Adesso sono costretti a dormire in strada o dovunque trovino un posto dove stare, affamati, assetati, esposti a temperature molto alte durante il giorno e basse nella notte.

    Musa Baba - Responsabile MSF per gli affari umanitari

    Un grande problema a Monguno è la mancanza di terreni in cui costruire rifugi per i nuovi arrivati. Migliaia di sfollati non trovano spazio per una sistemazione e finiscono per dormire nelle strade della città per settimane, a volte mesi. MSF, insieme ad altre organizzazioni umanitarie, ha costruito rifugi in diversi campi ed ha ora la possibilità di accogliere più sfollati. Le equipe di MSF hanno allestito 100 tendoni e sono pronti a sistemare 700 rifugi aggiuntivi.

    La situazione attuale, con persone molto vulnerabili – donne, bambini ed anziani – costrette a vivere in strada piuttosto che in un campo o tra la comunità ospitante, aumenta il rischio di abusi e il loro bisogno di protezione

    Musa Baba - Responsabile MSF per gli affari umanitari

    A Monguno, gestiamo un reparto d’emergenza con 10 posti letto per adulti all’interno di una struttura del Ministero della Salute locale e fornisce supporto psicologico. Dopo l’incendio accidentale dello scorso febbraio all’interno del campo Stadium per sfollati, dove erano rifugiate 850 famiglie, abbiamo distribuito 500 kits con beni di prima necessità, compresi tappetini, teli, coperte, taniche, attrezzature basilari da cucina e articoli per l’igiene.

  • Stefano Fuschetto ha firmato la petizione 13 giorni fa
  • Giulia Gherardi ha firmato la petizione 5 giorni fa
  • barbara de venuto ha firmato la petizione 6 giorni fa

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