La sinistra che vogliamo: quale "questione morale"

Petizione creata da:

Firme 0

Obiettivo 5000

FIRMA

La sinistra che vogliamo: quale "questione morale"

Immoralità, illegalità, corruzione pervadono la vita politico- economico-finanziaria del nostro Paese da molto tempo, però, stranamente, è assurta in modo esplosivo nel momento in cui alcuni mesi fa uscì il libro "La Casta" anticipato dal libro "I costi della democrazia" meno fortunato nelle vendite ma di grande interesse. [...] La questione morale è politica e istituzionale e si ripropone in tutta la sua gravità ed urgenza nei partiti, nelle istituzioni, nell'amministrazione, nei mercati finanziari e nell'economia più in generale. Bisogna dare un segnale forte al paese perché la dilatazione dei costi della politica, la scarsa trasparenza, se non vere e proprie collusioni politiche con la criminalità organizzata, minano dalle fondamenta il tessuto democratico e la credibilità internazionale del nostro paese. ÿ questa la causa per la quale si crea la disaffezione dei cittadini nei confronti della politica e delle istituzioni. Il nostro paese possiede molte caratteristiche positive, ma in molte zone è stretto nella morsa della illegalità e della corruzione che pervadono sia il settore pubblico che quello privato, contribuendo a recare danni morali ed economici di vaste proporzioni. Occorre adottare sistemi e strategie per contrastare tali fenomeni ma ci vuole anche l'aiuto dei media, finora poco sensibili al problema, se non in sporadiche occasioni strumentali. Il nostro paese occupa attualmente il 41° posto nella classifica 2005 del TI (Transparency International) con un punteggio di 5 rispetto al 9 conseguito dai paesi scandinavi e si classifica ultimo insieme alla Grecia nel panorama europeo prima del suo allargamento. Ma se è vero che ai politici tocca la palma dell'essere in prima fila in questa sciagurata classifica, è la "società civile" che esprime i propri rappresentanti, li elegge, chiede loro la "raccomandazione", la ottiene, li rivota ed il cortocircuito è bell'effatto. Non si può non ritornare con la mente a quanto è successo negli ultimi decenni. Oggi ci è chiara la stretta connessione fra ascesa del pacchetto Craxi-Berlusconi e la contemporanea e repentina discesa dell'Etica italiana. [...] Come porvi rimedio ? Il guasto purtroppo è profondo e diffuso, anche perché arriva fin dentro i nostri comportamenti più semplici. Che educazione diamo ai nostri figli quando ci vedono allegramente parcheggiare sullo scivolo dei disabili, oppure entrare dalla porta secondaria di un pubblico ufficio per non "perder tempo" oppure affittare al nero un posto letto all'odiato extracomunitario musulmano e così via ? E qui si parla di mancanze "veniali" non si parla di falsi in bilancio (depenalizzati) di rapporti con mafia e criminalità organizzata, di lavoro al nero ed omicidi bianchi per omessa sicurezza. [...] Data la complessità della situazione, ora è necessario agire su più livelli ed in modo costante e profondo. Il primo è quello educativo, quello che coinvolge in primo luogo la Scuola. Il secondo investe direttamente la famiglia, il terzo le istituzioni. Ma non si può prescindere, contemporaneamente, dalla possibilità che si dia forza al concetto di certezza della pena per cui, se si rilevano comportamenti eticamente scorretti e perseguibili a norma di legge, occorre che la Giustizia faccia il suo dovere con mezzi certi fino in fondo. La scuola, quindi, non solo ci deve proiettare verso il mondo del lavoro ma deve essere anche costruttrice di coscienze, in modo che l'inserimento delle generazioni future nella società diventi virtuoso. La Famiglia deve riscoprire i valori della tradizione morale e culturale italiana, creando ruoli egalitari, possibilità democratiche, promozione umana, senza accantonare la formazione delle coscienze. Naturalmente poi c?è lo Stato che deve controllare e garantire le "regole del gioco". A tal fine la promozione di leggi che impediscano conflitti di interesse e l'ascesa ai pubblici poteri di chi non può dimostrare la sua completa rettitudine. Se lo stato non dovesse bastare si potrebbe pensare di nominare una autorithy da affiancare al Presidente del Consiglio che vigili e controlli. Alcune cose che si possono fare potrebbero essere le seguenti: 1) controllare i candidati alle elezioni, escludendo i non compatibili 2) dichiarare il divieto di cumulo di cariche elettive ed esecutive in qualsiasi ente o società 3) emanare una legge sul conflitto di interesse 4) vietare ai parlamentari iscritti all'albo pretorio che esercitano libera professione di svolgere attività a livello esecutivo nelle istituzioni ed enti. Compito della Sinistra è quello di perseguire con rigore la rinascita morale e politica del paese. In questa ottica sarebbe opportuno che la nuova sinistra inserisse nel suo statuto l'obbligo di dimissioni per tutti, dai parlamentari agli iscritti, qualora dimostrino di non rispettare i principi etici della nostra società. Questo darebbe un segnale forte non solo agli altri partiti, ma anche a tutti i cittadini e rafforzerebbe il lavoro affidato alla scuola ed alla famiglia nella formazione delle coscienze. In conclusione, dobbiamo ricostruire, riscostruire e ancora ricostruire: ma senza fare sconti a nessuno, meno che mai a noi stessi. Essere MORALI, senza tolleranze e senza ammiccamenti: FONDAMENTALISTI della morale. Non è giusto parlare di "morale perduta" chiamando in causa solo i politici: significa aver capito poco del mondo reale che ci circonda. Non solo degli altri, ma anche "de nobis fabula narratur": vogliamo avere il coraggio di guardare in faccia la realtà, TUTTA la realtà. Zygmunt Bauman, un grande maestro di morale, conclude il suo "Homo consumens" scrivendo: "Non esiste nessuna ?buona ragione', non c?è nulla di ?ragionevole' nell'essere morali. L'etica ha solo sé stessa a proprio sostegno; è meglio essere morali, anche se questo non rende più ricchi gli individui, né le imprese. E' la decisione di misurare la qualità di una società in relazione alla qualità dei suoi standard morali ciò che oggi è più importante che mai sostenere": vogliamo esser capaci di fare nostra questa raccomandazione, e portarla avanti con forza con tutte le sue conseguenze? E non è male riprendere ancora qualcosa che Berlinguer diceva nell'intervista dell'81 ad Eugenio Scalfari: "Noi sostenemmo che il consumismo individuale esasperato produce non solo dissipazione di ricchezza e storture produttive, ma anche insoddisfazione, smarrimento, infelicità e che, comunque, la situazione economica dei paesi industrializzati non consentiva più di assicurare uno sviluppo economico e sociale conservando la "civiltà dei consumi", con tutti i guasti, anche morali, che sono intrinseci ad essa." Ed ancora: "Voglio dirle però con tutta franchezza che quando si chiedono sacrifici al paese e si comincia con il chiederli ai lavoratori, mentre si ha alle spalle una questione come la P2, è assai difficile ricevere ascolto ed essere credibili. Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi. Se questi elementi non ci sono, l'operazione non può riuscire" Era l'81, ma sembra, purtroppo, un'intervista rilasciata stamattina.

Condividi su:

Petizioni simili

La sinistra che vogliamo: quale

firmiamo.it è un marchio commerciale di Media Asset spa copyright 2010 - 2024

P.IVA 11305210012
Azienda certificata ISO 27001 numero: SNR 11572700/89/I
Azienda certificata ISO 9001 numero: SNR 59022611/89/Q

Informativa
Noi utilizziamo cookie o altri strumenti per finalità tecniche e, previo il tuo consenso, anche cookie o altri strumenti di tracciamento, anche di terze parti, per altre finalità (“interazioni e funzionalità semplici”, “miglioramento dell'esperienza”, “misurazione” e “targeting e pubblicità”) come specificato nella cookie policy.
Per quanto riguarda la pubblicità, noi e terze parti selezionate, potremmo trattare dati personali come i tuoi dati di utilizzo, per le seguenti finalità pubblicitarie: annunci e contenuti personalizzati, valutazione degli annunci e del contenuto.
Per selezionare in modo analitico soltanto alcune finalità è possibile cliccare su “Personalizza”.
Chiudendo questo banner tramite l’apposito comando “Continua senza accettare” continuerai la navigazione del sito in assenza di cookie o altri strumenti di tracciamento diversi da quelli tecnici.