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Francesco Sponza
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Il 14 ottbre 2008 è stato pubblicato su youtube un servizio (la cui definizione di "giornalistico" è a dir poco iperbolica) trasmesso dal programma "Sipario di Notte" di Emilio Fede l'11 ottobre 2008, in cui si accennava un breve, onirico, viaggio nella "notte veneziana". Il link di tale servizio è qui di seguito: Naturalmente, in seguito alla visione di questo filmato, non credo sia necessario esprimere una valutazione sul valore informativo del pezzo. Anche al di fuori della valutazione deontologica di un giornalista, risulta chiaro il taglio "romanzesco" dato al commento e alle riprese; ma fin qui, si può anche passare oltre. Quello che mi offende, da Veneziano, è il fatto che si voglia dare un aspetto ancor più "cimiteriale" a questo falso, adducendo che la zona inquadrata sia pericolosa, si siano verificate aggressioni, ci sia spaccio di droga; per poi concludere il tutto con una pedestre pantomima tra l'operatore e la voce narrante (un Emilio Fede INDUBITABILMENTE presente in loco), al fine di suggerire la presenza di una qualche, non ben chiarita, minaccia. La città ripresa da "Sipario di Notte" vive di visitatori, quindi di immagine; in sostanza non potrebbe esistere un afflusso di turismo se l'immagine di Venezia non fosse conosciuta in tutto il mondo. Il triste spettacolo, trasmesso da questo rotocalco giornalistico (ribadisco: da un rotocalco giornalistico, e non dalla Melevisione) non può che essere considerato nulla più che una pura e semplice DIFFAMAZIONE, e come tale, conseguire un DANNO D'IMMAGINE, ledendo la fama di tranquillità di questa città e dei suoi abitanti, i cui atti di violenza o criminosità non li hanno quasi mai portati alla ribalta dei giornali nazionali; men che mai si potrebbe affermare che la zona delle riprese, Campo San Giovanni e Paolo, sia un luogo "a rischio" di Venezia, se non tirando in ballo la leggenda che vuole il fantasma di Marin Faliero aggirarsi da queste parti (forse che l'acuto giornalismo di Fede lo abbia scoperto a riciclarsi nel mondo del crimine, dato l'insuccesso in politica?) Queste sono le mie opinioni da Veneziano, per non dire da utente televisivo. Nel primo caso mi sento insultato per questo comportamento irrispettoso e calunnioso nei confronti della mia città, dei suoi abitanti, in nome del peggior giornalismo-spettacolo atto a far leva sul basso voyerismo del pubblico. Nel secondo, trovo altresì vergognoso che a certi personaggi macchiettistici, sia concesso di condurre trasmissioni televisive, armati di un immeritato tesserino che li attesti nell'albo dei giornalisti. A questo punto mi chiedo se un simile comportamento "terroristico" non sia stato usato nei confronti di altre comunità pacifiche, ree solo di essere cadute nella logica dello share a tutti i costi. Personalmente mi sento leso da questo fatto, per cui spero si possano raccogliere sufficienti firme da presentare al comune di Venezia, e ad altri comuni coinvolti, per poter in questo modo procedere contro il direttore di "Sipario", Emilio Fede, chiedendo i danni per la lesione d'immagine arrecata e la diffamazione ingiustificata. Un Veneziano (che non spaccia droga)
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