Caro Farmacista, firma per salvare la tua Professione.

Petizione creata da:

Pasquale-Salvatore-Antonio Sechi e diretta a Scopri di più

Firme 0

Obiettivo 1000

FIRMA

Caro Farmacista, firma per salvare la tua Professione.

A Tutti i Presidenti degli Ordini Provinciali dei Farmacisti d'Italia

Egregio Signor Presidente, caro Collega,

Coloro che Le scrivono sono farmacisti,  colleghi, orgogliosi di  svolgere bene il proprio lavoro.

Com’è a tutti noto, migliaia di farmacisti si preoccupano ogni giorno di rendere onore ad una professione che è, da sempre, punto di riferimento per la popolazione italiana. Farmacisti, che si interessano dei loro clienti/pazienti, nonostante la difficile situazione odierna tolga loro entusiasmo e risorse.

Come nelle migliori  professioni, però, ci sono eccellenze e meschinità.

Sempre più spesso ormai, i nostri clienti ci riportano casi di “colleghi” che, senza chiedere la ricetta (o chiudendo entrambi gli occhi sulla validità della medesima), consegnano loro con molta leggerezza farmaci dispensabili solo dietro presentazione di ricetta medica ripetibile, o addirittura non ripetibile.

Non parliamo  delle eccezioni che sono previste dalla Legge, consentite se si compila  il registro delle urgenze, ma di pratiche sistematiche alle quali molti colleghi ricorrono, noncuranti delle conseguenze.

Tutto ciò  è molto pericoloso perché si genera nel paziente/cliente la convinzione che siano farmaci il cui uso abituale non necessiti di alcuna precauzione  e instaura, in questo modo,  un circolo vizioso che può  portare all’abuso di tali farmaci.

Sappiamo bene che è molto più facile accontentare un paziente che ci chiede un farmaco, anziché farlo riflettere sugli effetti collaterali, o convincerlo a recarsi dal medico per la prescrizione.

Ma accondiscendere a qualsiasi richiesta dei nostri clienti, non rispetta l’etica del nostro lavoro.

Il nostro lavoro è informare, spesso educare.  Lo diciamo senza presunzione.

Per svolgere questa professione  nel modo migliore, però, dobbiamo sottostare tutti ad alcune regole,  poche, semplici ma chiare:

Vogliamo e  chiediamo che sia messa la parola fine al malcostume che vede protagoniste alcune pratiche scorrette, come l’anticipo di farmaci mutuabili, perché, anche se un paziente ha sempre preso le stesse medicine, non è detto che debba continuare a prenderle illimitatamente e, comunque, la  prescrizione non rientra fra i nostri compiti professionali. Saltare un passaggio fondamentale come la prescrizione del medico, settimana dopo settimana, dà luogo ad una terapia senza controllo.

Vogliamo vedere dispensare i farmaci  solo da farmacisti in camice bianco, perché anche il più  semplice farmaco OTC  deve essere dispensato da un farmacista e vogliamo  che negli esercizi farmaceutici di vicinato (le cosiddette “Parafarmacie”),  non transitino sottobanco medicinali da dispensare con obbligo di ricetta.

Vogliamo che la collaborazione tra medico e farmacista si sviluppi in altri modi che non siano la semplice compilazione a posteriori, da parte del medico, di ricette SSN relative a prodotti già dispensati, oppure con l’usanza  da parte del farmacista di assecondare, sempre più spesso, ambigue prescrizioni  telefoniche di medici troppo disinvolti.

Tutti questi abusi  tolgono  valore alla nostra professionalità e gettano discredito sull’intera categoria.

Gli Ordini Professionali sono chiamati alla vigilanza sulla deontologia dei propri iscritti e hanno la possibilità, ma soprattutto il dovere, di richiamare al rispetto delle regole i professionisti che operano con modalità poco lecite, altrimenti lasceremo che siano sempre più spesso i servizi televisivi a scovare chi opera nell’illegalità.

I farmacisti italiani sono capaci di ben altro e dobbiamo dimostrarlo proprio ora che ci vengono richiesti sforzi maggiori.

Ci  auguriamo che l’Ordine  da Lei  presieduto, voglia dimostrare la propria autorevolezza, in un’epoca  in cui proprio gli Ordini Professionali vengono messi in discussione, e in questo modo sappia trasmettere ai propri iscritti una nuova consapevolezza del Suo ruolo, affinché possa instaurarsi un trend positivo e virtuoso nell’esercizio quotidiano della professione.

Auspichiamo che non ci risponda che all’Ordine dei Farmacisti mancano gli strumenti e la legittimazione giuridica  per intervenire tempestivamente ed efficacemente, oppure che per i colleghi “scorretti” deve valere la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio, ed altre ovvietà del genere.

Sappiamo bene che ciò è vero. E’, però, altrettanto vero che i comportamenti sconsiderati di alcuni, stanno minando la credibilità di tutta la nostra categoria, e con essa la fiducia nella qualità del servizio espletato dai farmacisti.

Certo, nuovi strumenti legislativi renderebbero più semplice l’attività di vigilanza degli Ordini sul comportamento dei propri iscritti ma, in attesa che il Legislatore vi provveda, onde limitare molti dei comportamenti scorretti, l’Ordine potrebbe, per esempio, ricordare, a chi li mette in pratica, quanto disposto dall’art. 113 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie (R.D. 27/07/ 1934, n.1265) e minacciare di segnalare i colleghi “disinvolti” alle Autorità Sanitarie di competenza, richiedendone  l’ applicazione del dispositivo.

Come Lei ben conosce, tale articolo prevede la decadenza dalla licenza d’esercizio di farmacia in caso di “constatata, reiterata o abituale negligenza e irregolarità nell’esercizio della farmacia, o per altri fatti imputabili al titolare autorizzato, dai quali sia derivato grave danno all’incolumità individuale o alla salute pubblica”.

Recentemente, tale articolo di legge è stato alla base della revoca della licenza ad un titolare, che, nell’ambito di una sospetta grossa truffa ai danni del SSN, aveva accettato e spedito ricette totalmente illeggibili, o comunque viziate da gravi carenze formali, mettendo in essere un comportamento professionalmente pericoloso, perché presuppone il dispregio della funzione di controllo della corretta dispensazione dei farmaci che richiedono la presentazione di ricetta medica. La decadenza è stata poi confermata dal TAR e poi dal Consiglio di Stato, giustificandola con “l’inescusabile negligenza di aver accettato e spedito migliaia di ricette riportanti nomi di pazienti scritti in modo illeggibile”.

Siamo pertanto certi del suo impegno  dato che  si è assunto la  responsabilità di  vigilare a tutela  del Cittadino, nel momento in cui ha  accettato l’incarico di Presidente dell’Ordine dei Farmacisti della  Sua  Provincia.

Attendiamo perciò molto fiduciosi, il segnale di  condivisione  e accoglimento della nostra denuncia.

Noi vigileremo in tutte le province d’Italia e non abbandoneremo chi vorrà attivarsi per risolvere i gravi problemi da noi elencati, in estrema  sintesi, ma di cui Lei conosce sicuramente la  portata.

Vorremmo però evitare di essere costretti a surrogare l’inattivismo degli Ordini professionali diventando noi stessi operativi nel segnalare persone e comportamenti disdicevoli.

Grazie per la Sua  cortese attenzione  e disponibilità.

PER SOTTOSCRIVERE LA SEGUENTE LETTERA SARA’ SUFFICIENTE INSERIRE LE SEGUENTI INFORMAZIONI.

- Nome e Cognome
- Numero iscrizione all'Ordine Farmacisti
- Sigla della Provincia 
- Qualifica Professionale, scegliendo tra:
- Titolare, 
- Socio di Società di farmacisti
- Associato in partecipazione
- Direttore Farmacia, 
- Collaboratore Farmacia
- Proprietario Parafarmacia, 
- Direttore Parafarmacia, 
- Collaboratore Parafarmacia
- Informatore medico scientifico
- Docente
- Disoccupato, 
- Altro

Condividi su:

Petizioni simili

Caro Farmacista, firma  per salvare la  tua Professione. 10/05/2013 | firmiamo.it

firmiamo.it è un marchio commerciale di Media Asset spa copyright 2010 - 2024

P.IVA 11305210012
Azienda certificata ISO 27001 numero: SNR 11572700/89/I
Azienda certificata ISO 9001 numero: SNR 59022611/89/Q

Informativa
Noi utilizziamo cookie o altri strumenti per finalità tecniche e, previo il tuo consenso, anche cookie o altri strumenti di tracciamento, anche di terze parti, per altre finalità (“interazioni e funzionalità semplici”, “miglioramento dell'esperienza”, “misurazione” e “targeting e pubblicità”) come specificato nella cookie policy.
Per quanto riguarda la pubblicità, noi e terze parti selezionate, potremmo trattare dati personali come i tuoi dati di utilizzo, per le seguenti finalità pubblicitarie: annunci e contenuti personalizzati, valutazione degli annunci e del contenuto.
Per selezionare in modo analitico soltanto alcune finalità è possibile cliccare su “Personalizza”.
Chiudendo questo banner tramite l’apposito comando “Continua senza accettare” continuerai la navigazione del sito in assenza di cookie o altri strumenti di tracciamento diversi da quelli tecnici.