Autoriduzione canone Rai per protesta contro TV spazzatura

Autoriduzione canone Rai per protesta contro TV spazzatura

-Al MInistro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola -Alla Autorità Garante delle Comunicazioni -Al Consiglio di Amministrazione Rai PREMESSO -che la Rai, quale servizio pubblico, è destinataria dei proventi del canone obbligatoriamente versato dai possessori di apparecchi atti alla ricezione di trasmissioni radiotelevisive; -che detto canone si giustifica in base alla rilevanza pubblica dell'emittenza radiotelevisiva nazionale, con gli essenziali servizi di informazione ed educazione dallo steso offerti; -che comunque la Rai si finanzia anche con i corrispettivi di inserzioni pubblicitarie, sponsorizzazioni e simili proventi; -che negli ultimi anni si è assistito al progressivo deterioramento della qualità della programmazione RAI, con sempre maggiori risorse investite in programmi che non hanno nessun rilevanza pubblica (talk-show, reality, quiz a premi ecc.) e maggiori spese in compensi per fugaci apparizioni di ospiti internazionali, ricchi premi per quiz e simili uscite per mere ragioni di Audience, senza alcuna trasparenza sull'origine (canone o pubblicità) delle somme così impiegate; -che, da ultimo, si è appena concluso il reality show "L'Isola dei Famosi", trasmissione manifestamente strumentalizzata per la vittoria del "trasgender" Vladimiro Guadagno; -che la conduzione del programma si è appalesata totalmente accondiscendente nel dare risonanza all'immagine del Signor Guadagno ed alle sue discutibili idee, concretizzandosi il tutto come una complessa operazione volta, con deprecabile commistione tra intrattenimento e propaganda politica, a propagandare -in maniera subdola e subliminale- e dare diffusione a modelli di vita ed idee proprie di una ristretta minoranza di persone, al di fuori di qualsiasi contraddittorio politico e del più elementare bon-ton; -che la complessa operazione propagandistica si è alla fine rivelata un forte esborso di denari -probabilmente pubblici- volti a compensare la partecipazione del Sig. Guadagno al programma e all'attribuzione allo stesso delle ulteriori somme per la vincita del reality, senza che fosse in alcun modo chiaro se detti soldi derivassero dal canone pubblico o da altri proventi della Rai; -che è diritto del cittadino, quale soggetto tenuto al pagamento del canone, chiedere che lo stesso sia riservato alle finalità istituzionali dell'ente Rai e non destinato a soddisfare mere esigenze di Audience o a sovvenzionare arbitrariamente unilaterali iniziative di propaganda politico-sociale; -che il costante ripetersi dei comportamenti quivi denunciati e la prolungata inerzia dei soggetti istituzionalmente tenuti a vigilare legittima forme di autodifesa e di lotta per una gestione più sana e prudente delle somme autoritativamente riscosse; TANTO PREMESSO quale firmatario della presente petizione DICHIARO -che, per protesta, opererò una autoriduzione del canone Rai dell'importo di UN EURO sul prossimo pagamento annuale dovuto; CHIEDO -che venga istituita una gestione separata dei proventi del canone Rai, affinchè le entrate derivanti dal canone siano destinate a finanziare esclusivamente infrastrutture tecniche e programmi di informazione e culturali, mentre la rimanente programmazione (reality, quiz a premi, intrattenimento) venga finanziata unicamente con i proventi degli incassi pubblicitari; -che venga istituita una commissione parlamentare di inchiesta perchè, con riferimento al reality show "L'isola dei Famosi" siano accertati eventuali abusi e strumentalizzazioni e sia fatta piena luce sull'accaduto ; -che nel frattempo chi di competenza vigili affinchè non si verifichino ulteriori indebite commistioni tra politica/propaganda ed intrattenimento, e vengano limitati gli sperperi di denaro pubblico per finanziare programmi che per natura o contenuto non hanno nessuna rilevanza pubblica.