Arte in comune

Arte in comune

ROMA, ARTE IN COMUNE Artisti, critici, galleristi, curatori, appassionati, studenti, studiosi, docenti, antiquari, restauratori, intellettuali, architetti, designer, stilisti, fotografi, collezionisti, uffici stampa, assistenti di galleria, operatori culturali. Siamo migliaia. Abbiamo ritenuto che gli interessi di un settore così importante meritino tutela e promozione. Ci siamo detti che per farlo occorre, anche, essere dentro le istituzioni. Da qui l?idea: il mondo dell?arte può, finalmente, esprimere parte della classe dirigente che governerà la città sino al 2013. Ne scaturisce l?impegno di due operatori come la notissima gallerista VALENTINA MONCADA e il direttore di Exibart MASSIMILIANO TONELLI a rappresentare i variopinti interessi del nostro settore presso il Consiglio Comunale e il Primo Municipio. VALORIZZARE L?ESISTENTE ? Sempre più forza al MACRO; riapertura della Galleria Comunale di Via Crispi; il Palazzo delle Esposizioni e le Scuderie del Quirinale come centri di eccellenza; il network dei Musei in Comune sempre più variegato e composito; la rete delle accademie straniere come orgoglio per la città; le gallerie private soggetti attivi dell?offerta culturale; la nuova fiera come occasione di business internazionale; il circuito delle ?case? al centro della vita dei cittadini. Ripeteremo alle istituzioni che investire in questo settore non rappresenta una spesa. ATTIRARE TALENTI - Realizzare residenze per studenti stranieri. Rutelli lo dice nel suo programma: ?trasformerò Roma in una capitale internazionale della creatività?. Aiuteremo l?amministrazione ad individuare spazi dismessi o poco utilizzati per ospitare il meglio della produzione artistica di tutto il mondo nella città più bella del mondo. FARE SPAZIO ? ÿ immenso il novero di spazi comunali disponibili ma inutilizzati. Altrettanto immenso è il numero di associazioni, realtà di qualità, collettivi, gruppi di progetto che necessitano di ambienti per realizzare i loro propositi. Facciamo due più due? ARTE PUBBLICA - La intendiamo come elemento di promozione e riscatto di interi quartieri. Magari spiazzante. Sicuramente di grande profilo e di caratura internazionale. L?esempio è la chiesa di Meier a Tor Tre Teste, una scultura che cambia la vita del territorio circostante. Senza dimenticare poi il ruolo che hanno avuto e dovranno avere le installazioni d?arte ai Fori. In una città che deve miscelare sempre più passato e futuro. NUOVE REALTÿ ? Saremo fortemente propositivi verso ciò che contribuirà ad aumentare l?offerta culturale della città. Esempi? Un grande centro internazionale della performance da realizzarsi nel Teatro di Villa Torlonia. La risistemazione dell?area dei Fori, con il Museo della Romanità che dovrà nascere nel palazzo di Via dei Cerchi. O la Collezione Torlonia, raccolta unica al mondo, da esporre a Palazzo Rivaldi. E ancora la Casa della Fotografia, già progettata e pronta al cantiere. Senza dimenticare un?attenzione verso l?architettura di qualità. In un sano mélange di archistar e giovani talenti. Affinché Roma diventi, inoltre, la metà di un turismo di alta qualità. E POI? ? E poi iniziative da sviluppare insieme. Per la visibilità dei collezionisti (giovani e storici) e delle loro formidabili raccolte; campagne di comunicazione sulle gallerie private, che sono ancora poco conosciute dai cittadini; iniziative nelle scuole perché tutti i ragazzi romani crescano con la consapevolezza di quanto la città può loro offrire.