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Gulliver Sinistra Universitaria - UdU Ancona e diretta a Scopri di più
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L’attuazione del piano per il trasporto pubblico serale tra il centro e i quartieri periferici da parte del Comune di Ancona costituisce un importantissimo passo per l’integrazione tra gli studenti universitari e la città.
La reintroduzione delle corse serali non può però considerarsi il traguardo definitivo. I passi ancora da fare per rendere Ancona una vera Città Universitaria sono molti, per la maggior parte individuati nel progetto “Ancona Città Universitaria”. Con questo progetto, infatti, nel 2011 sono stati stanziati oltre 300 mila euro per attività e misure volte all’integrazione tra studenti, Ateneo e città di Ancona, riguardanti il tema degli alloggi, gli spazi per gli studenti, la mobilità, la University Card, la pratica sportiva ed altro ancora.
L’imminente inizio del secondo semestre e il conseguente ritorno in città degli studenti rafforzano l’esigenza non soltanto di una rapida messa in pratica di alcune di queste misure (alcune delle quali già avviate), ma anche della riapertura del dialogo su questi temi, partendo innanzitutto dall’istituzione del tavolo tecnico tra Comune, Università e Consiglio Studentesco.
Le discussioni da affrontare sono numerose, e vanno dai trasporti (l’istituzione di queste corse serali è senza dubbio un primo passo importante, che però non può prescindere da un discorso più ampio di continuo miglioramento e implementazione del TPL), alle questioni riguardanti le utenze e gli affitti, passando per le misure riguardanti la cultura e lo studio.
A nostro avviso sono tre le proposte individuate dal progetto che meritano particolare attenzione e sulle quali il Comune può intervenire fin da subito.
La prima si riferisce all’istituzione del tavolo tecnico tra Comune, Università e Consiglio Studentesco. Questo servirebbe sia a monitorare l’attuazione del progetto “Ancona Città Universitaria”, che a promuovere un dialogo costante e permanente tra le istituzioni coinvolte.
L’esigenza di uno strumento del genere è dettata dalla necessità di mettere in campo politiche volte a migliorare la situazione di welfare della componente studentesca, ma di riflesso e in armonia con la cittadinanza tutta.
La seconda riguarda la University Card, una carta che dovrebbe essere distribuita dal Comune a tutti gli studenti universitari. Questa rappresenterebbe innanzitutto una forma di istituzionalizzazione, e quindi un riconoscimento, della figura di studente, e andrebbe a garantire una serie di agevolazioni, sia per iniziative dal carattere culturale (manifestazioni cinematografiche, teatrali, musicali e tutte le altre attività culturali proposte sul territorio), che per servizi e beni erogati da soggetti privati. Questa carta permetterebbe di usufruire delle occasioni offerte dalla città, molto spesso non accessibili agli studenti, la cui capacità economica è quasi del tutto assorbita dalle tasse universitarie, dal costo dei libri e da altre esigenze primarie.
La terza riguarda gli spazi: una problematica particolarmente sentita dagli studenti, soprattutto durante la chiusura delle strutture universitarie, è la mancanza di spazi di aggregazione e di studio in città. Servirebbero spazi a cui gli studenti e i giovani della città possano accedere per socializzare, studiare e usufruire di postazioni computer, supporto ormai indispensabile allo studio e non solo. Alcuni luoghi indicati a tale scopo possono essere individuati nei locali dello Sportello Informagiovani, della Biblioteca Comunale Benincasa o dell’ex Cobianchi, che dovrebbero restare aperti in orario serale e nei giorni festivi. L’apertura di questi spazi potrà essere supportata tramite l’impiego di studenti part - time (bando 150 ore).
Quelle sopra elencate sono proposte di facile realizzazione per il Comune. Si tratta infatti di interventi la cui attuazione è già stata avviata, e di cui devono essere soltanto portate a compimento le fasi finali.
Pertanto, attraverso questa raccolta firme, il Gulliver intende ribadire, ancora una volta, quanto questi temi stiano a cuore agli studenti che vivono la nostra città, ed è per questo che, considerata anche l’imminente ripresa delle attività didattiche, chiediamo un impegno del Comune per una tempestiva messa in pratica di queste misure, che favoriranno un reale intreccio tra Università e tessuto cittadino.
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