aiutiamoci concretamente, ma senza soffrirne

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Federico Patrone e diretta a Scopri di più

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aiutiamoci concretamente, ma senza soffrirne

Saprete forse che è allo studio un provvedimento per prendere non pochi soldi dai conto correnti di tutti..ricchi e poveri, credo siano provvedimenti necessari in gravi situazioni come quella in cui stiamo vivendo, anche se sia parlando di una piccola tassa con scopo di aiuto , ma la parola tassa spaventa non poco perché siamo oberati di tasse e il prendere soldi dai conti correnti oltre ad essere ingiusto credo che servirà a sollevare l'economia .

Ho pensato allora ad una contribuzione collettiva, come una tassazione , ma diversa nel senso che non pesa, così come non pesa l’euro che stanziamo per la lotteria . E’ fatta per aiutarci sempre in modo costante e sicuro senza che possano intervenire interferenze, pareri, obiezioni di alcuna sorta Così ci aiutiamo tutti ed in modo costante per superare i momenti difficili , con un elevatissimo numero di probabilità , come una scommessa, ma che va sicuramente a buon fine nel senso che di certo darà un bel sollievo se non addirittura salverà la vita a molta gente .

Ho fatto i conti sulla base dei dati statistici ISTAT disponibili , non sono proprio esatti, alcuni sono stimanti, ma nell'insieme dovrebbero essere attendibioli :

popolazione italiana: circa 60.780.000

famiglie residenti: circa 25.176.000

persone in età di lavoro e pensione : circa 45.000.000

famiglie povertà assoluta: circa 2 milioni

famiglie povere: circa 3.230.000

poveri: circa 10.000.000 (attuale)

L'idea è questa:

Se tutte le persone in età di lavoro e pensione dessero 1 cent al giorno potremmo aiutare ogni mese 30 imprese con 50.000€ e 2400 persone con 5.000€ ....?!?!. .fate il conto in un anno!!!!.e.1 cent..lo si trova per strada perchè nessuno lo raccoglie ! Non è la salvezza certo, ma pensate a quante persone starebbero meglio e quante aziende potrebbero risolevvarsi.

Facendo invece lo "sforzo " che ogni persona in età di lavoro e pensione dia 1 € al giorno ,ma che dia solo 10 centesimi al giorno chi è sotto la soglia di povertà ... aiuteremmo ogni giorno 50 imprese con 50.000€ e 7.046 persone con 5.000 € . Ogni anno aiuteremmo 18.000 imprese con 50.000 € e 2.536.000 persone con 5.000€ .!!!! ....ed ogni anno questo numero crescerebbe poiché possiamo stimare che il 10% esca ogni anno dalla soglia di povertà .Naturalmente questo denaro viene distribuito con priorità alla gente povera ed alle ditte in comprovata difficoltà .

Poiché le persone risiedono in famiglie di più persone o di una sola persona si darebbe un concreto aiuto ad almeno 2.500.000 famiglie povere ogni anno e ciò significa che ogni due anni tutte le famiglie povere riceverebbero questo aiuto In pratica nel vostro paesino di 10.000 abitanti ove risiedono circa 4.000 famiglie di queste statisticamente circa 800 sono povere , probabilmente alcune sono sfrattate ,allora vedreste che ogni anno 40 famiglie circa ricevono questo aiuto di 5.000 € …non è cosa da poco! E' un pò come "intaccare la miseria alla radice" dalla quale difficilmente si scalzerebbe" la continuità e la sistematicità sono i punti forte di questa idea.

L'organizzazione dovrebbe essere telematica cioè come una grande spazzola che ritira ogni giorno dai conti 10 centesimi o un euro da tutti, ( o ogni settimana l’equivalente) .Obbligatorio avere conti bancari e le banche dovrebbero esserne felici. L'assegnazione è sistematica e giornaliera o settimanale senza alcun giudizio sulle persone o sulle società, senza alcuna condizione tranne lo stato di povertà o di difficoltà per le imprese comprovate da numeri reali cioè in base ai dati ufficiali presenti negli archivi delle finanze ..un sistema assolutamente rigido e semplice senza possibilità di alcun giudizio o preferenza .

Chi ha ricevuto l’aiuto viene tolto dalla graduatoria per il tempo corrispondente in cui esce dalla povertà che è di circa 10 mesi poi rientra in graduatoria. salvo rimanga in stato migliore il che dovrebbe accadere con percentuali stimabili intorno al 10% .

I soldi sono assegnati su graduatorie fatte in base ai dati di reddito ufficiali presenti negli archivi delle finanze , ovviamente partendo dai redditi più bassi a salire. Unica distinzione è tra nord, centro e sud, nel senso che ad ogni zona d'Italia si assegna ogni giorno un numero di aiuti , "proporzionale al numero di residenti"e al numero di aziende. .

Unica condizione per le imprese sarebbe quella di accettare l’impegno di rimanere attivi in Italia per almeno o un anno da quando si è ricevuto l'aiuto

.

Mi pare che questa iniziativa faccia tutti felici e nessuno veramente triste perchè 10 centesimo al giorno per i poveri e 1 euro al giorno per chi sta meglio non fanno piangere alcuno . Le famiglie ed single poveri finalmente avranno speranze ben più certe che non quella di vincere al superenalotto o alle varie lotterie o di attendere lavoro che difficilmente esiste e vivere di speranze e di sussidi ancora per 1000 giorni che vada bene

Anche chi non prenderà gli aiuti, ma gioca alle lotterie e non prenderà lo stesso un bel niente, penso che sarà più felice di sapere che i suoi pochi soldi sono stati comunque utili alla gente che non il sapere che i soldi che gioca chissa ove andranno a finire ..cioè niente per niente almeno questi soldi servono veramente a qualcuno .

Naturalmente il sistema è da affinare nei particolari, ma il principio si capisce.

Vi invito quindi a firmare questa petizione.

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aiutiamoci concretamente, ma senza soffrirne 16/07/2014 | firmiamo.it

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