Aboliamo il denaro

Aboliamo il denaro

 Il denaro è uno strumento di mediazione economica, ma è arrivato a coincidere con il capitale. Il denaro va abolito semplicemente perché non funzione come mediazione e aggiunge lavoro al lavoro, semplicemente per creare un manufatto il cui valore è puramente simbolico. Riconvertendo inoltre tutto il denaro in circolazione nei suoi materiali primari recupereremmo tonnellate di risorse utili per attività sociali a cui andrebbe la priorità. Molti sono scettici verso l'idea perché in realtà sono assuefatti a questo sistema, essendoci nati d'altronde, ma non riescono a immaginarsi liberi. Questa è la schiavitù peggiore, quella psicologica diciamo, ma il passaggio ai fatti è il recupero dell'usanza del baratto. C'è chi sostiene che l'introduzione del denaro sia servita per creare un elemento di valutazione più adeguato e non essere imbrogliati, ma è piuttosto vero che il denaro era anticamente metallo che poi sarebbe stato battuto per costruire monili od oggetti per il lavoro. La cartamoneta invece nacque come cambiale di pagherò e infatti tutt'ora abbiamo un debito... ma verso chi? Nessuno ha chiesto di nascere, va da sé che i debiti contratti dipendono necessariamente dalla necessità di adeguarsi al proprio contesto sociale che è fatto primariamente di tradizioni che vengono perpetuate, spesso per timore di rompere un equilibrio, sebbene ingiusto, ma per cui pagheremo (ancora!) per averlo messo in discussione. Liberare l'umanità dal denaro, dal commercio e dalla proprietà (specie se iniqua, ottenuta con la violenza o metodi poco seri) è l'eredità migliore che lasceremo ai più giovani; sarà il capitale più grande di tutti perché insegna alla gente ad essere sé stessi e non quello che hanno. L'istinto di sopravvivenza è una legge molto più efficace di tutte quelle scritte dagli uomini e agisce al di là della nostra stessa volontà. Condividere, migliorare e redistribuire è in definitiva l'unica reale necessità.