​APPELLO DELLA PRELATURA AL SANTO PADRE FRANCESCO

​APPELLO DELLA PRELATURA AL SANTO PADRE FRANCESCO

“UNIAMOCI CONTRO QUESTO ABOMINIO”

Solo tristezza e profondo dolore possono parlare in questo momento così tragico per il mondo intero. Non ci sono riflessioni, commenti o persino bombe atomiche, come suggeriscono alcuni personaggi politici, in questo momento al Cielo deve salire una forte preghiera al Padre, affinché ci risparmi tutto questo orrore. Il mio pensiero quest’oggi è rivolto a tutti quei padri che non vedranno tornare a casa le proprie mogli, tutte quelle mogli che non vedranno tornare a casa i propri mariti, ma soprattutto per tutti quei figli che hanno perso la notte scorsa, padri e madri. Non posso nemmeno immaginare il dolore di questi figli, posso solo capire o immaginare di capire questo dolore. Dio mio, perché tutto questo? Forse è il prezzo da pagare per la nostra incredulità? Per tutta la nostra pochezza e miseria?

No Signore, tu ci ami come nessun altro nel mondo. Ci ami in eterno, di un amore infinito e indelebile. Oggi, ci sono nel mondo minacce disumane, orribili e pieni di odio. Oggi, i cristiani sono ancora divisi in concetti poco evangelici “falso prete, falso vescovo, falsi sacramenti, false religioni e falsi cristiani”. Questo è il gioco del demonio “vederci divisi”. Oggi, in questo giorno orribile mi rivolgo al Santo Padre Francesco “Santità, lei può fermare tutto questo. Lei può unire tutti i cristiani, di ogni religione. Santo Padre non ascolti me, ascolti il grido di tutte quelle persone uccise per un dio, che non è amore come insegniamo, ma è un dio omofobo e xenofobo. Santità, non facciamo credere al mondo che è la fine, che per noi non ci sono possibilità, diamo spettacolo di unità profonda in colui che ci ha chiamato per nome”.

Dolore, solo questo provo. Un dolore che lacera il mio cuore, la mia anima e mi fa vedere come sono “immondo”. Non posso rassegnarmi, no non posso per Colui che mi ama. Signore, tu puoi fermare oggi stesso tutto questo orrore, odio, violenza e abominio, ti prego Signore “ascolta il grido di questo indegno tuo servo. Tendi l’orecchio a queste mie parole”.

No, non mi fermerò, perché grande è l’amore per te. Non imputare Signore nessuna colpa all’uomo, ma tocca il cuore di questi fratelli, che oggi non ti vedono. Signore, come chiamasti Saulo per nome, così chiamo ogni uomo che non crede. Come chiamasti Agostino, così chiama tutti. Signore, come sono buoni i tuoi insegnamenti, allora perché ti chiamano “Dio della separazione?”. Siamo noi quelli che non vogliamo unire, perché Signore tu unisci, vuoi che diventiamo una cosa sola. Perdonaci Signore, ti chiedo io perdono per questi fratelli nel buio, ti chiedo io perdono per tutti questi abomini, ti chiedo io perdono per tutto questo scempio, però ti chiedo mio Dio e mio Signore “evita la guerra”. Ella non porterà solo distruzione, ma anche morte, violenze e ancora più abomini. Ti prego Signore unisci la tua Chiesa, proteggila da ogni male e donaci la gioia del conforto.

A tutti i Cristiani “dobbiamo essere ancora divisi?” non credo che questa sia la Volontà di Dio, ma la nostra volontà corrotta dal peccato e dal materialismo. Facciamo qualcosa di buono per colui che ci ama “uniamoci in Nome di Gesù Cristo” non per combattere “ma per pregare uniti il Signore”.

Così Sia, Siano lodati il Nome di Gesù, di Giuseppe e di Maria

Il Santo Sinodo della Prelatura Gesù Risorto