3/6/12....90!!!!!

3/6/12....90!!!!!

Ogni 3/6/12 mesi ti danno una nuova scrivania, un cassetto, nuovi colleghi, nuovi sistemi informatici. Si rinizia con essere socievole e gentile, si fanno straordinari, sei l’ultimo a scegliere giorni di ferie, non fai assenze, si cerca di dare il meglio professionalmente e umanamente. Il precario rende molto di più di un lavoratore a tempo indeterminato. Ha in gioco la sua vita. Ma poi senti parlare di budget, di interruzione di sostituzione maternità, che aziende con migliaia di dipendenti stanno riducendo il personale, ecc. Allora ti svuoti il tuo cassetto, ti fai il giro dei saluti, il tuo pianterello. Parole di conforto e di false speranze. Ma il giorno dopo nessuno si ricorderà più di te e di quanto hai fatto per cercare di mantenerti il tuo lavoro. Il lavoratore precario non è una persona, è un numero da giocare al momento. Ci hanno negato il futuro, la speranza, la possibilità di fare progetti, ci tengono in una situazione di schiavitù psicologica che ci toglie ogni dignità. Noi anche se vediamo delle ingiustizie non parliamo e anche se le fanno a noi personalmente non ci lamentiamo per il terrore di perdere anche quello schifo di rinnovo a trenta giorni. Siamo nella paralizzata attesa di un miracolo che purtroppo per anni non si è mai verificato. Non credo più in questo Stato. Che nazione è che non garantisce la dignità ai propri figli? Il mondo del lavoro fa schifo. Nel mondo della finanza al rischio dovrebbe corrispondere un maggior guadagno. Quindi ben venga il lavoro a tempo determinato o a contratto, ma per legge esso dovrebbe essere pagato il doppio del CCNL. Allora si che ci sarebbe dinamicita’ del mercato del lavoro. Un azienda quindi sarebbe dispensata da un rapporto di lavoro a vita, ma dovrebbe pagare equalmente la persona. Purtroppo pero’ si parla troppo a sproposito di flessibilita’, ma la vera flessibilita’ a cui si e’ sottoposti e quella a 90°!!!